«Bentornato presidente»: l’abbraccio dei dipendenti a Francesco Merloni, dopo la guarigione dal virus

«Bentornato presidente»: l abbraccio dei dipendenti a Francesco Merloni, dopo la guarigione dal virus
«Bentornato presidente»: l’abbraccio dei dipendenti a Francesco Merloni, dopo la guarigione dal virus
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Sabato 31 Ottobre 2020, 05:45

GENGA - Il giorno atteso da tre mesi è arrivato: l’ingegner Francesco Merloni è tornato nel suo stabilimento, a Genga, per un rapido saluto a circa una settimana dalla sua guarigione accertata dai sanitari. Il presidente onorario di Ariston ed ex ministro ha raggiunto la fabbrica, a pochi chilometri dalla sua abitazione di Collegiglioni.

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Le maestranze, che in questo lungo periodo di lontananza, causa Covid-19, gli hanno fatto avere tanti messaggi di vicinanza, non potevano non accoglierlo come si deve, nel pieno rispetto delle normative.

Così le rsu hanno decorato uno striscione con la scritta “Bentornato Presidente”, un lungo e caloroso applauso, poi ognuno al lavoro. In prima fila i delegati sindacali, Filippo Siciliano, Paolo Olivanti e Vincenzo Capitanelli, insieme al direttore dello stabilimento, Claudio Belingheri, e la responsabile delle risorse umane, Valentina Secchi, che, a nome di tutti i colleghi, hanno salutato Merloni tornato nel sito produttivo, dove abitualmente, prima del Coronavirus, trascorreva molto tempo. «Inevitabile il momento di stupore e di commozione», dichiara Stefano Balestra, rsu. In questi giorni difficili per Fabriano una bella notizia.

Francesco Merloni, 95 anni, fondatore e presidente onorario della Ariston Thermo Group, dopo essersi negativizzato, ha raggiunto il suo stabilimento. L’ingegnere si era ammalato ad agosto al rientro da una vacanza in Sardegna. Dopo la comparsa di alcuni sintomi è stato ricoverato un mese all’ospedale Torrette di Ancona. A fine settembre le dimissioni. Poi, la settimana scorsa, la guarigione con doppio tampone negativo, dopo un periodo di isolamento e convalescenza in casa. «Ad accompagnarlo – conclude Balestra - l’affetto di tantissimi, tra i quali i suoi dipendenti, con i quali si è instaurato un rapporto biunivoco di stima, rispetto e affetto, che va oltre il legame lavorativo. C’era, infatti, tanta voglia di rincontrarsi da entrambe le parti. L’ingegnere è rimasto molto contento della vicinanza di tutti in questo periodo».

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