Falconara, l'ultimo messaggio di Frullini: «Ho avuto una vita spericolata, ora portate avanti le mie opere»

Falconara, l'ultimo messaggio di Frullini: «Ho avuto una vita spericolata, ora portate avanti le mie opere»
Falconara, l'ultimo messaggio di Frullini: «Ho avuto una vita spericolata, ora portate avanti le mie opere»
di Gianluca Fenucci
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Martedì 13 Dicembre 2022, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 15:26

FALCONARA -  «Dopo una vita spericolata vi lascio con tanto affetto. Continuate le mie opere». Roberto Frullini, morto a 56 anni sabato sera all’ospedale di Torrette, aveva idee chiare, obiettivi concreti da perseguire ed anche negli ultimi momenti della sua vita ha pensato agli altri, ad aiutare il prossimo e a lavorare per chi soffriva. Anche lui soffriva, e non poco, ma lo faceva con apparente leggerezza, quasi col sorriso sulle labbra, sempre disponibile, attento e sensibile verso tutti. E il dolore che si portava dentro non lo lasciava trasparire.

  
I ricordi 


«Era una persona con un carisma incredibile – dicono Luca Cocilova e Antonietta Carlino, i suoi assistenti personali che seguivano passo dopo passo Frullini a domicilio e nei veri momenti della giornata – era una personalità particolare, bastava guardarlo negli occhi e si capiva che uomo fosse: non provava invidie, gelosie, era la persona più altruista, buona e generosa che abbiamo mai conosciuto». Frullini, malato dall’età di 3 anni di distrofia muscolare dei cingoli, aveva assunto tante cariche nel tempo: era il leader della Fondazione Paladini che si occupa di malattie neuromuscolari, era stato presidente di Confcooperative Federsolidarietà Marche, era presidente della cooperativa Grafica&Infoservice e direttore di NeMO all’ospedale di Torrette, una grande innovazione all’insegna della sussidiarietà tra pubblico e privato. 
«Amava i giovani e per molti di loro era come un’ancora di salvezza: era un po’ il consulente familiare di tutti noi e non si lamentava mai. Stava lottando per i diritti della disfagia, per la qualità del cibo nelle Rsa e negli ospedali. Era un grande uomo che lavorava anche di notte per i diritti di tutti, soprattutto dei deboli e dei fragili. 
«Il 24 novembre era positivo al Covid – ricorda la Carlino - il suo cuore era affaticato e lunedì scorso aveva una crisi e la mattina dopo un arresto cardiaco.

L’ho rianimato col massaggio cardiaco e lui aveva reagito fino all’arrivo del 118: si era ripreso ma non sufficientemente bene. Lo abbiamo portato in ospedale, prima al pronto soccorso e poi a medicina d’urgenza. L’ho seguito anche al reparto Covid: non beveva, non mangiava e la situazione è peggiorata». Le lacrime solcano i volti di tutti coloro che gli sono stati vicini, che erano suoi amici e la preoccupazione è rivolta agli anziani genitori, il padre Mario di 88 anni e la mamma Graziella di 80. «Per loro è un brutto colpo, soprattutto dobbiamo stare vicini al padre». 


Il dolore 


I messaggi di cordoglio si susseguono: quelli di politici ed amministratori, di chi ha lavorato fianco a fianco con Frullini e anche di tantissimi che non lo conoscevano direttamente ma per i quali era un esempio di altruismo e di generosità. In tantissimi parteciperanno alla cerimonia funebre che si celebra oggi alle 14,30 presso la chiesa parrocchiale SS. Rosario di Falconara.

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