Trappole per le auto: ragazzini piazzano in strada pietre come palle da bowling e si nascondono per sentire il botto

Trappole per le auto: ragazzini piazzano in strada pietre come palle da bowling e si nascondono per sentire il botto
Trappole per le auto: ragazzini piazzano in strada pietre come palle da bowling e si nascondono per sentire il botto
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 15 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 19:38

FILOTTRANO - Ragazzini che piazzano grosse pietre sulla strada e poi si nascondono lì vicino per vedere l’effetto che fa al passaggio delle auto. Succede a Filottrano, proprio sotto la scuola elementare Beltrami, e secondo il racconto di una giovane che ha sperimentato a bordo di una Polo che effetto fa centrare un sasso grosso come una palla da bowling, si tratta di un gioco veramente pericoloso. «Ero con il mio compagno, per fortuna non abbiamo subito danni, ma la pietra che abbiamo preso in pieno era davvero grande, ci fosse passato qualcuno in scooter sarebbe caduto - racconta Madalina Carbonari -. E un’auto con l’assetto più ribassato avrebbe spaccato tutto».

Un tranello al buio

È successo domenica pomeriggio verso l’ora di cena, quando era già buio, all’inizio di via San Lorenzo. A sistemare il masso al centro della carreggiata sarebbero stati dei ragazzini, monelli così piccoli da non sembrare ancora 14enni. «Io sono rimasta in auto per lo spavento, ma il mio ragazzo è sceso a vedere cosa fosse successo. C’erano dei ragazzini, direi meglio bambini, che si erano nascosti vicino l’edicola votiva della Madonnina, sotto le scuole le elementari, ad aspettare il botto. E appena ci siamo fermati con l’auto si sono messi a correre in direzione di un’autofficina che è lì vicino, per non farsi vedere. In tutto saranno stati 6-7».
Piazzare pietre in strada forse era solo una parte del divertimento domenicale di quei ragazzini.

Perché quando Madalina e il compagno sono scesi dall’auto, per cercare chi aveva caricato quella trappola, hanno trovato un’altra giovane coppia uscita di casa perché qualcuno aveva suonato a ripetizione il campanello di casa per poi scappare.

«Non siamo stati noi»

Alla fine, un gruppo di ragazzini è stato rintracciato nei paraggi. «Negavano di essere stati loro a mettere le pietre - racconta Madalina -, ma poi quando abbiamo minacciato di chiamare i carabinieri, quello più spaventato ci ha detto che erano stati i suoi amici e che lui non c’entrava. Erano davvero piccoli, 12-13 anni, alla fine abbiamo preferito non chiamare le forze dell’ordine, ma spero che dai nostri rimproveri quei ragazzini abbiamo capito almeno la lezione. Davvero potevano fare danni gravi, non solo alle auto».
Madalina Carbonari ha segnalato l’episodio sul gruppo social “Filottrano è Viva”, anche per mettere in guardia altri automobilisti. Ieri la grossa pietra, in parte frantumata, si vedeva ancora, rimossa dalla strada e appoggiata a ridosso di un muraglione di sostegno, proprio vicino all’ingresso posteriore delle scuole elementari. Ce ne sono anche altre. «Non è la prima volta che quei ragazzini lo fanno», segnalava una residente tra i commenti su Facebook. Speriamo che almeno sia l’ultima.

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