Fili che penzolano e sedie ballerine
Nuove grane all'ospedale Profili

Fili che penzolano e sedie ballerine Nuove grane all'ospedale Profili
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Mercoledì 9 Gennaio 2019, 07:05
FABRIANO - La sicurezza prima di tutto. Protestano gli utenti del reparto di Otorino dell’ospedale Profili di Fabriano. «In bagno ci sono fili elettrici penzolanti che possono dar vita anche a un corto circuito». Non va meglio in sala d’attesa: «Le sedute delle sedie sono spesso non avvitate. Il rischio di cadere in terra, e farsi male, è troppo alto con seri rischi soprattutto per anziani e bambini». Un nuovo problema non di poco conto che si aggiunge a quello della carenza di medici in diversi reparti e delle sale operatorie che lavorano a singhiozzo per la mancanza degli anestesisti. 

 

Utenti arrabbiati e amareggiati dalle condizioni della sala di aspetto e dei servizi igienici dell’ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Profili. Sedie rotte e arredi sanitari penzolanti. Un rischio per la sicurezza. Non solo carenza di figure professionali quali medici e infermieri, ora anche la questione sicurezza degli utenti riporta in primo piano l’ospedale della città della carta che, da anni, è sotto la lente di ingrandimento per i continui tagli e criticità segnalati non solo dai pazienti, ma anche dai sanitari. Quella della sala di attesa di Otorino è solo l’ultimo caso ed è stato evidenziato da alcune persone che aspettavano il loro turno per una visita. «L’attesa si stava prolungando – ha confidato l’uomo armato di macchinetta fotografica durante la fila per parlare con lo specialista- e ho avuto necessità di utilizzare i servizi igienici. Una volta entrato ho visto questa situazione che andava risolta quanto prima e riguarda la sicurezza di noi utenti. Ci sono, fili elettrici penzolanti che possono dar vita anche a un corto circuito e, quindi, rischi per le persone che hanno bisogno del bagno per il pubblico». Non va meglio, purtroppo, in sala d’attesa. «Le sedute delle sedie sono spesso non avvitate e ciò comporta che il rischio di cadere a terra è sempre dietro l’angolo. Va bene che siamo già in ospedale – ironizza l’utente che ha voluto segnalare questo disservizio - ma l’obiettivo è quello di uscire dalla struttura ospedaliera meglio di come ci si è entrati, senza amare sorprese». Di tutto ciò sono stati informati i sanitari e l’ufficio Relazioni con il pubblico. L’auspicio è che si possa porre rimedio al più presto sia ai fili penzolanti del bagno che alle sedie pericolose in sala d’attesa. Non c’è pace per l’ospedale. Le ultime due emergenze sono state denunciate, nei giorni scorsi, dall’associazione Fabriano Progressista. Si tratta di Medicina interna e post-acuzie e di Medicina d’urgenza e pronto soccorso. Nel mirino la copertura dei turni notturni e festivi: da circa due anni non è più possibile realizzare quanto previsto a livello istituzionale a causa della carenza di personale. 

«Le due unità operative – dichiara il consigliere di opposizione, Vinicio Arteconi – risultano senza primario e sotto organico di tre unità. Tutto questo mentre in Pronto soccorso gli accessi aumentano con utenti provenienti anche da Jesi e dalla Vallesina e dal Maceratese». A rimetterci prevalentemente è il reparto di Medicina perché «se i codici bianchi e verdi sono gestiti direttamente dal personale del pronto soccorso, gli altri codici, gialli e rossi, riferibili alle patologie più complesse di competenza della medicina interna, comportano consulenza e spesso ricoveri». Nel primo semestre del 2018 si sono intensificati del 14%, con un tempo medio di degenza pari a 6,2 giornate, che si traduce in un elevato aumento del turn-over a fronte di una media nazionale del 7,3. A tutto questo si aggiunge la carenza di medici in Pediatria che rende più complicato il lavoro anche in Ostetricia. 
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