Genga-Serra S.Quirico, esposto contro il raddoppio ferroviario. Il comitato Gola della Rossa: «Progetto del 2003 obsoleto»

Genga-Serra S.Quirico, esposto contro il raddoppio ferroviario. Il comitato Gola della Rossa: «Progetto del 2003 obsoleto»
Genga-Serra S.Quirico, esposto contro il raddoppio ferroviario. Il comitato Gola della Rossa: «Progetto del 2003 obsoleto»
di Marco Antonini
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Lunedì 19 Settembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:34

FABRIANO Un esposto alla Procura firmato dal Comitato Gola della Rossa contro il progetto di Rfi relativo al raddoppio della tratta ferroviaria tra Genga e Serra San Quirico. Preparato anche un esposto presso la Corte dei Conti e si sta lavorando a una denuncia presso l’ufficio del Procuratore Europeo che vigila sui fondi Ue. Il Comitato: «Così ci proteggiamo dall’aggressività e l’insensibilità di Rfi che propone un progetto redatto il 2003, tecnologicamente obsoleto». È quanto ha riferito il direttivo, nei giorni scorsi, nel corso dell’assemblea dei soci. In primo piano il progetto di raddoppio della tratta, tra Ancona e Roma, nel tratto tra Genga e Serra San Quirico, atteso da più di 50 anni.  


La decisione


«I soci intervenuti hanno affrontato le problematiche emerse in merito al progetto e la posizione inflessibile di Rfi. Ci sentiamo minacciati dalle conseguenze mostruose del progetto di Rfi» dichiara Euthimios Kotronias, portavoce del comitato. A prendere posizione è il sindaco di Serra San Quirico, Tommaso Borri: «Siamo assolutamente contro la devastazione territoriale, ambientale, idrica, urbanistica e viaria del territorio ricadente nel parco Gola della Rossa. Respingiamo con forza questo progetto – dice il sindaco – ma combattiamo contro i mulini a vento.

Nessuno prende in considerazione, Ferrovie in primis, l’ipotesi alternativa presentata in Dibattito pubblico e in terza Commissione regionale. La galleria Murano del tracciato attraversa a Serra San Quirico tre zone una a rischio elevato e due molto elevato di dissesto idrogeologico: sono le cosiddette Pai dove non si possono fare opere». 


L’alternativa


Secondo il sindaco e il comitato il progetto alternativo proposto da Massimo Belcecchi di Jesi salverebbe tutto, opera e ambiente. Il progetto è stato già consegnato durate il Dibattito Pubblico e presentato in III Commissione regionale Ambiente e Lavori Pubblici «con l’intento di rimarcare la mostruosità e incompatibilità ambientale del progetto delle Rfi, ove oltre che devastare abitazioni, valli, fiumi e paesaggio, attraversa Serra San Quirico in aree di criticità idrogeologica e geodetica e interferisce con le sorgenti idriche in varie località - dichiara il comitato - In questo modo l’opera nasce già con la necessità di elevati costi per la mitigazione delle criticità e con il grande rischio che questi eventi in realtà diventino molto più pesanti e compromettano la realizzabilità dell’opera condannando i residenti di stare per tutta la vita in mezzo a cantieri e manufatti incompiuti». Critiche sono emerse, in assemblea, per l’assenza dell’amministrazione comunale di Genga.
 

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