Falconara, botte alle figlie, una viene violentata: padre-orco (un militare) in carcere dopo 11 anni

Botte alle figlie, una viene violentata: padre-orco in carcere dopo 11 anni
Botte alle figlie, una viene violentata: padre-orco in carcere dopo 11 anni
di Federica Serfilippi
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Martedì 4 Aprile 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:50

FALCONARA - Niente più appelli, la condanna è definitiva. Dovrà scontare sei anni e mezzo di carcere un falconarese accusato di maltrattamenti sulle due figliolette e di violenza sessuale con vittima una di loro. La sentenza di primo grado nei confronti del 55enne, un militare, è arrivata nel 2019. La condanna è stata poi confermata in appello nel 2022 e dalla Cassazione lo scorso 8 marzo. Così, l’uomo è stato portato nel carcere di Montacuto dai carabinieri della Tenenza di Falconara per espiare la pena.

 
La denuncia risale al 2012 e allora il padre delle ragazzine era stato denunciato a piede libero dopo le indagini portate avanti dalla Squadra Mobile.

A intercettare il disagio vissuto in famiglia erano state le insegnanti di una vittima, adolescente all’epoca. 


La lettera


Una delle sorelle (erano tre, tutte prese in adozione) aveva lasciato sotto il banco di scuola (stava alle medie) una lettera, una sorta di tema, dove come un fiume in piena raccontava quanto subito a casa. Delle violenze, degli schiaffi, delle percosse con una matterello, dei divieti continui impartiti dal padre. Il manoscritto era stato trovato dai compagni di classe e consegnato a una professoressa. Aveva sancito l’inizio di un duplice procedimento: uno al tribunale dei minorenni, che poi ha portato le ragazzine lontano dalla casa familiare, e l’altro al palazzo di giustizia di corso Mazzini, che aveva incardinato un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Il primo reato avrebbe riguardato le due sorelle, il secondo solo una di loro. Entrambe si erano costituite parte civile. La terza sorella, la più piccola, non sarebbe stata vittima di violenze dirette, ma avrebbe assistito a quelle impartite alle altre due. 


I racconti choc


Secondo quanto emerso all’epoca del processo di primo grado, le ragazzine erano costrette a vivere con una sorta di padre-padrone: avrebbe ordinato loro come vestirsi (non alla moda), come portare i capelli (solitamente corti), chi frequentare (ambienti vicini alla religione). I contatti con i compagni di scuola sarebbero stati minimi. Per ogni sgarro, sarebbero state punite e mortificate. In un’occasione, per un bicchiere caduto in terra, una delle due era stata percossa violentemente. 


Le punizioni


Le parti offese hanno denunciato botte con il matterello e cucchiai di legno. Una vittima aveva rimediato una ferita al volto inferta col coltello. A volte – avevano raccontato – sarebbero state lasciate senza cibo e costrette a dormire fuori casa. E poi, gli abusi sessuali (mai rapporti completi), di cui la madre, e moglie dell’imputato, non si sarebbe mai accorta. Tutte e tre le sorelle erano venute in aula a testimoniare contro il padre adottivo. 

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