Falconara, il muro tra mare e binari è un capitolo chiuso. La conferma di Rfi: progetto ritirato

Falconara, il muro tra mare e binari è un capitolo chiuso. La conferma di Rfi: progetto ritirato
Falconara, il muro tra mare e binari è un capitolo chiuso. La conferma di Rfi: progetto ritirato
di Michele Rocchetti
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Venerdì 12 Maggio 2023, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 16:29

FALCONARA - La battaglia è stata vinta. Il muro ferroviario sul lungomare di Falconara non si farà. A metterlo nero su bianco, con una lettera inviata lo scorso 5 maggio al sindaco Stefania Signorini, è stata Paola Barbaglia, responsabile per Rfi della Vice Direzione Generale Network Management Infrastrutture – Direzione Investimenti – Programmi Soppressione PL e Risanamento Acustico. 

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Il contenuto della lettera

«Il progetto deve intendersi ritirato – si legge nella missiva – non essendo stato oggetto di valutazione nella procedura di Conferenza di Servizi, che non è stata neppure avviata stante la posizione manifestata dalla Regione Marche con il documento congiunto ANCI - Regione, mediante il quale veniva ritenuto non idoneo il progetto definitivo delle opere di risanamento acustico redatto da Rfi». La comunicazione è arrivata in risposta alla richiesta di informazioni avanzata dallo stesso sindaco riguardo la decisione della società ferroviaria. L’8 novembre dal Ministero delle Infrastrutture aveva infatti inviato una lettera con la quale si chiedeva a Rfi di ritirare il progetto. Ebbene, la risposta ha confermato la linea del Ministero. 
«Abbiamo vinto questa battaglia – esulta il sindaco Stefania Signorini –.

Non sarà realizzata la barriera fonoassorbente lungo i binari, un muro che avrebbe separato definitivamente la città dal mare. Abbiamo fatto fronte comune con i cittadini e con la Regione per opporci a questa opera, che avrebbe devastato il territorio in termini ambientali, paesaggistici, economici, urbanistici. Con il consiglio comunale aperto del febbraio 2019 abbiamo coinvolto anche gli altri comuni costieri e abbiamo dimostrato che uniti si vince. Ringrazio il comitato “No al muro, sì al mare” che è stato al mio fianco e spero di poter contare sul suo prezioso impegno anche nella battaglia per l’arretramento». Alla battaglia contro le barriere fonoassorbenti, contro cui in passato si erano espressi anche i cittadini, che temevano l’effetto ingabbiamento, è infatti legata quella per l’arretramento della linea ferroviaria. «Quando, sempre nel 2019, avevo rilanciato l’arretramento, a molti sembrava una causa persa. Ora anche Regione e Governo lo sostengono – aggiunge Signorini –. Serve un nuovo tracciato per l’alta velocità lontano dalla costa e dai centri urbani». 

Il convegno

L’arretramento è stato al centro di un convegno organizzato da Confindustria Ancona, che ha coinvolto istituzioni e industriali dall’Emilia Romagna alla Puglia e aveva tra gli ospiti il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, i governatori di Marche e Umbria, Francesco Acquaroli e Marco Marsilio, oltre ai vertici di Confindustria e al presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini. Il sindaco Stefania Signorini, con un contributo video trasmesso durante i lavori, aveva allora ribadito l’importanza dell’arretramento sia per le imprese marchigiane, che con l’alta velocità guadagnerebbero competitività, sia per i territori costieri, che vedrebbero la costa liberata da pesanti infrastrutture e potrebbero riappropriarsi del loro mare.

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