Ritirate le deleghe, vicesindaco fuori: arriva Cipolletti al posto della Al Diry

Ritirate le deleghe, vicesindaco fuori: arriva Cipolletti al posto della Al Diry
Ritirate le deleghe, vicesindaco fuori: arriva Cipolletti al posto della Al Diry
4 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Dicembre 2019, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 12:10

FALCONARA  - La vicesindaco Yasmin Al Diry espulsa dalla Giunta. Il sindaco Stefania Signorini le ha ritirato tutte le deleghe: Politiche sociali, Scuola, Commercio e Pari opportunità. Le ragioni della decisione sarebbero «la poca attitudine a collaborare con il resto della squadra, un atteggiamento sempre più autoritario e poco propenso al dialogo» e il fatto che «nelle ultime settimane si sia sottratta al confronto con il sindaco e con gli altri assessori, non partecipando alle sedute di Giunta e di Consiglio comunale». 

LEGGI ANCHE:

Falconara, area comprata dai Rom: il Comune tira dritto sull'esproprio

Falconara, autovelox stop. Multe a raffica e diffide, il Comune ci ripensa


«Non sapevo nulla, me lo sta dicendo lei», ha risposto sorpresa Yasmin Al Diry, contattata dal Corriere Adriatico. Evidentemente, l’ormai ex vicesindaco non si aspettava di venire a conoscenza della decisione del primo cittadino, tramite i media, informati dal Comune ieri pomeriggio con un comunicato stampa.«Per il momento non voglio rilasciare dichiarazioni», ha detto Al Diry. Ma cosa è accaduto tra le due, dopo che a inizio legislatura il primo cittadino le aveva affidato l’incarico di vicesindaco e diverse deleghe? «Il sindaco Signorini riconosce ad Al Diry l’impegno e il buon lavoro svolto in questi mesi – dichiara in una nota l’Amministrazione – d’altra parte ritiene non accettabile la poca attitudine a collaborare con il resto della squadra, requisito indispensabile per far parte di una Giunta, che deve agire collegialmente per raggiungere obiettivi a favore della collettività. Ogni amministratore, pur nella legittima libertà di opinione, dovrebbe rispettare sempre e comunque le scelte della maggioranza e condividere le decisioni che perseguono l’interesse generale, anche a scapito a volte degli interessi del proprio settore». Nelle ultime settimane Yasmin Al Diry avrebbe «assunto un atteggiamento sempre più autoritario e poco propenso al dialogo per imporre le proprie ragioni, quando queste non coincidevano con le decisioni prese dalla Giunta. Subito dopo aver rinunciato alla delega al Commercio ha manifestato dall’oggi al domani contrarietà riguardo alle decisioni prese dall’esecutivo, cui ha sempre preso parte, per muovere critiche alla gestione di Cultura e Turismo».

«Critiche in contrasto con l’atteggiamento che la stessa Al Diry aveva mantenuto fino ad allora - prosegue la nota - dato che ha partecipato a gran parte delle presentazioni degli eventi e non ha mai contestato alcuna scelta programmata dagli uffici. Nelle settimane successive si è anche sottratta al confronto sia con il sindaco, sia con gli altri assessori, non partecipando alle sedute di Giunta e di Consiglio comunale».«È con profondo rammarico – dichiara il sindaco – che ho deciso di revocare le deleghe a una persona in cui avevo riposto grande fiducia, tanto da averla nominata vicesindaco. Si è trattato di una decisione dolorosa, ma necessaria per garantire il giusto equilibrio e la prosecuzione del lavoro svolto finora, scelta che ho maturato dopo averla condivisa con gli altri componenti di Giunta e con tutti i consiglieri. La nostra maggioranza continuerà a lavorare nel rispetto della linea politica presentata in campagna elettorale e approvata dal Consiglio comunale». 

Al posto di Yasmin Al Diry potrebbe entrare in Giunta Romolo Cipolletti, ex comandante dei Vigili urbani di Falconara. «La città, con le sue criticità da affrontare e risolvere, - continua la Signorini - di tutto ha bisogno tranne che della litigiosità all’interno di Giunta e Consiglio.

Le risposte ai cittadini non possono che arrivare da un gruppo compatto e unito, che abbia legami saldi e che collabori, nell’interesse della comunità, sia con gli altri enti, indipendentemente dall’appartenenza politica di chi li guida, sia con le realtà del territorio. Resta in me tanta amarezza, specie perché Yasmin Al Diry è stata una mia studentessa che ho coinvolto personalmente, tanto che nel 2013 le ho proposto di impegnarsi in politica candidandosi per le elezioni amministrative».

© RIPRODUZIONE RISERVATA