Falconara, proprietario morto: blitz
per liberare la sua casa dagli abusivi

Falconara, proprietario morto: blitz per liberare la sua casa dagli abusivi
di Giorgio Fabri
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Martedì 18 Giugno 2019, 07:28
FALCONARA - Quell’alloggio sulla Flaminia con vista sul mare, disabitato dopo la morte del proprietario, non era rimasto vuoto troppo a lungo. Almeno due tunisini, forse anche di più, l’avevano occupato forzando la porta di ingresso trasformandolo in poco tempo in una sorta di accampamento. Questo fino alle prime ore del mattino di mercoledì scorso, quando in quell’appartamento - ridotto ormai a un tugurio, con rifiuti di ogni genere - sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della Tenenza di Falconara e gli agenti della polizia locale. Il blitz è scattato intorno alle 6 e 30, non certo a caso. Vigili e carabinieri sono intervenuti dopo le segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato un viavai di sconosciuti in quella casa con ingresso indipendente sulla Flaminia, poco distante dalla stazione.
 
La porta spesso lasciata socchiusa giorno e notte e l’odore nauseabondo che filtrava dall’interno facevano pensare che l’appartamento fosse frequentato. Carabinieri e agenti della municipale sono entrati poco dopo l’alba proprio per sorprendere nel sonno gli occupanti abusivi e ne hanno trovati due, entrambi tunisini senza fissa dimora. Il più giovane, 19 anni appena, era già stato invitato a presentarsi alla Questura di Rimini, mentre l’altro, 45 anni, era regolare sul territorio italiano. Non si esclude che l’abitazione fosse utilizzata come base anche da altri senza casa. L’alloggio è stato sgomberato e ora dovranno essere gli eredi del defunto a ripristinare a loro spese le condizioni igieniche: l’alloggio, con tutte le utenze staccate, era cosparso di rifiuti, vecchi vestiti, resti di cibo, persino escrementi. «Sono molto soddisfatta di questa operazione – è il commento del sindaco Stefania Signorini – che ha dato risposta alle preoccupazioni dei cittadini e che esprime la proficua e intensa collaborazione tra forze dell’ordine e la nostra polizia locale».
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