Parco Zoo, 50 anni e una missione:
difendere ghepardi, giraffe e okapi

Parco Zoo, 50 anni e una missione: difendere ghepardi, giraffe e okapi
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Domenica 1 Luglio 2018, 06:15
FALCONARA -  Orgoglio, passione, amore, scienza. Sono gli ingredienti che appartengono alla famiglia Palanca che venerdì, nel corso di una serata di vero spettacolo, ha celebrato i cinquanta anni di attività del Parco Zoo alla presenza delle autorità. Il sindaco Signorini ha assicurato la continuità di rapporti con la struttura: «Il Parco Zoo è una struttura che dà lustro a Falconara nel mondo». Tanti i visitatori ed i turisti in visita al Parco Zoo provenienti da ogni parte d’europa e del mondo. 

Molti gli episodi ricordati nel corso della serata. Grandi emozioni, tutta la famiglia al completo, lo staff tecnico e scientifico sono stati celebrati per il loro impegno e capacità. Momento emozionante quando è stato ricordata la figura di Italo, fondatore cinquant’anni fa dell’allora Paese dei Bimbi. Oggi realtà europea e mondiale nella conservazione di animali e specie rare. Inaugurato nel 1968 dal fondatore Italo Palanca, il Parco Zoo Falconara si estende per circa 60.000 mq. Sorto sulla collina di Barcaglione, dove all’epoca c’erano solo campi, in poco più di un anno furono innestate oltre 15mila piante. Di proprietà privata, la struttura è impegnata nella conservazione delle specie minacciate di estinzione e nel promuovere la cultura della biodiversità attraverso la partecipazione a programmi di educazione e ricerca.

Tutto è cominciato seguendo un concept di intrattenimento per bambini e famiglie, con parco giochi, casette delle favole e animali da cortile. Poi il progetto è diventato più ambizioso con l’arrivo, nel 1974, del primo leone. E il Parco “Paese dei Bimbi” inizia lentamente a trasformarsi in Zoo, nel 1980 la struttura fa ufficialmente ingresso nel circuito Uiza (Unione Italiana Zoo e Acquari) che ad oggi conta 17 associati e si propone di promuovere in Italia l’idea delle strutture zoologiche come strumento di conservazione, educazione naturalistico-ambientale e ricerca scientifica. Nel 1990 prosegue l’espansione del Parco aggiungendo le attività didattiche per scuole, con cui svolge un ruolo di sensibilizzazione. Centro didattico di riferimento per famiglie, è un luogo dove adulti e bambini possono incontrare gli animali, conoscerli e imparare a proteggerli.

Nel 2003 il Paese dei Bimbi cambia nome, e diventa Parco Zoo Falconara. Dal 2006 entra a far parte dell’Eaza, l’associazione che riunisce i migliori zoo e acquari a livello europeo e sviluppa programmi di riproduzione controllata, promuovendo la collaborazione tra gli associati per la ricerca scientifica e progetti di conservazione in natura.

La struttura ospita più di 200 esemplari tra mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Il mantenimento delle specie minacciate è una delle sfide raccolte dal parco che, dal 2001, ha finanziato più di 10 progetti di conservazione in situ, stanziando diverse migliaia di euro negli ultimi anni. Tre i progetti di conservazione seguiti. Il parco sta promuovendo le campagne di protezione del ghepardo, della giraffa e dell’okapi. Lo staff della struttura collabora alla ricerca scientifica con diverse Università lItaliane. Lo studio delle abitudini alimentari dei ghepardi svolto presso lo zoo da una studentessa della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino è stato pubblicato su riviste internazionali.
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