Falconara, autovelox stop. Multe a raffica e diffide, il Comune ci ripensa

Il velox di Falconara: quante polemiche
Il velox di Falconara: quante polemiche
di Stefano Rispoli
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Venerdì 18 Ottobre 2019, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 19:09

FALCONARA - Si va verso lo spegnimento dell’autovelox della discordia che a Falconara ha fulminato circa 34mila automobilisti in 4 mesi. Dopo le diffide ricevute e l’incontro di ieri tra la sindaca Stefania Signorini, la Prefettura, la Polizia stradale e rappresentanti dell’Anas, sembra che il Comune abbia deciso di sospendere i flash, anche se ad oggi nessuno sa se il nuovo Velox installato sulla Variante alla Statale 16 (extraurbana secondaria di proprietà Anas) sia in funzione. 

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«Si è dimostrato un importante strumento per indurre gli automobilisti a moderare la velocità» ha ricordato la sindaca in una nota che, però, non scioglie i dubbi: si parla dell’avvio di «una fase di approfondimento per un più adeguato utilizzo dell’autovelox» tenuto conto «dei dati statistici relativi alle sanzioni e ai suggerimenti costruttivi arrivati». Più che suggerimenti, il Comune di Falconara è stato travolto dall’ira degli automobilisti e dalle diffide degli avvocati che minacciano di passare alle vie di fatto, come Italo D’Angelo che la prossima settimana darà il la alla pioggia di ricorsi in rappresentanza degli utenti di Acu Marche, tra cui un falconarese incappato in 17 multe in due settimane per 3mila euro.

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L’associazione, tramite Fabio Amici, aveva diffidato il Comune a lasciare operativo il rilevatore di velocità e a distanza di 23 giorni dalla richiesta di accesso agli atti (senza risposta) ha rinunciato allo spirito conciliativo. «Il comandante della polizia locale non ha confermato né smentito lo spegnimento, per cui partiamo con i ricorsi - annuncia D’Angelo - Non siamo contro gli autovelox, tutt’altro: ma se diventano una trappola, dobbiamo reagire». Il punto riguarda il mancato rispetto della distanza di un chilometro tra il rilevatore e il cartello che impone il limite di 70 km/h, collocato 850 metri prima (violazione dell’articolo 25, comma 2, della legge 120/2010). Il Comune ribadisce «la bontà della scelta», vantando la diminuzione delle multe del 70% in poche settimane. Ma ci sono migliaia di automobilisti inferociti e pronti a dare battaglia, anche tramite l’avvocato Donatella Baleani che sabato, per conto di decine di clienti, su incarico del consigliere comunale Stefano Caricchio, ha presentato una diffida al Comune, nella convinzione che «tutte le sanzioni comminate sono passibili di annullamento, per questo presenteremo ricorso al giudice di pace». Il tema è stato portato alla commissione Trasporti della Camera dei deputati dall’onorevole Simone Baldelli (Forza Italia) che, nel corso dell’audizione del ministro Paola De Micheli, ha rappresentato «la necessità di disciplinare l’uso degli autovelox nelle Marche per impedire che continuino ad essere uno strumento usato spregiudicatamente dagli enti per fare cassa, ma dal ministro è arrivata una frenata sul decreto attuativo in tema di autovelox, atteso da 10 anni».

L’ex candidato sindaco di Falconara, Matteo Marinacci (Insieme Civico) ha lanciato un appello ai cittadini ad organizzare una manifestazione contro la Signorini e quanti «si sono resi responsabili di questa scelta inopportuna: l’associazione li denuncerà nelle sedi amministrative e non».

Ma Giacomo Mencarelli, presidente di Fiab Vallesina (Federazione ambiente e bicicletta) ricorda: «Certe precauzioni sono indispensabili, in Italia muoiono un ciclista ogni 36 ore e un pedone ogni 24. La sicurezza stradale deve essere un punto fermo di ogni amministrazione»

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