FALCONARA - Per tutta la giornata odierna all’interno dell’area della ex Officina squadra rialzo di Falconara Marittima di proprietà RFI si sono svolte le operazioni per la rimozione dal sottosuolo di un serbatoio - scrive in una nota Loris Calcina per Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune - probabilmente adibito al contenimento di idrocarburi o lubrificanti a servizio delle officine che furono in attività fino agli anni ‘90.
Si ricorda che tutta l’area e gli stessi locali interni sono oggetto di caratterizzazione, messa in sicurezza e futura bonifica seguite all’interno delle Conferenze dei Servizi convocate periodicamente da Ministero dell’Ambiente e a cui prende parte d’autorità anche il Comune di Falconara Marittima insieme a Regione Marche, ARPAM, ISPRA, Provincia di Ancona.
Monitoraggio e prevenzione
Nella Conferenza dei servizi del 24 giugno 2016 (peraltro l’ultima in cui è presente la problematica del sito consultabile nel sito ministeriale) l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aveva indicato «la necessità di integrare il monitoraggio ed eventualmente le misure di prevenzione da integrare con almeno altri due pozzi idrogeologicamente a valle delle officine» in quanto andava «valutato il potenziale contributo dato dalle officine ivi presenti che possono fungere da centro di pericolo».
La domanda - continua Loris Calcina per Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune - è se il serbatoio rimosso oggi, sia stato considerato una o la fonte della contaminazione in loco che, per quanto riguarda l’acqua di falda, comprende «ferro, manganese, tetracloroetilene e idrocarburi totali» (fonte: Camera dei Deputati - Senato della Repubblica Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al Ciclo dei Rifiuti e su illeciti ambientali ad asse correlati.
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