Intercity in ritardo, 150 minuti d’attesa
in stazione esplode l’ira dei viaggiatori

Intercity in ritardo, 150 minuti d’attesa in stazione esplode l’ira dei viaggiatori
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Lunedì 17 Settembre 2018, 04:20
FALCONARA - Ben 129 minuti di ritardo alla partenza e, addirittura, 162 all’arrivo: l’incubo dell’Intercity 541, tra Ancona e Roma Termini, di ieri pomeriggio. Centinaia di passeggeri in attesa, ad Ancona e Falconara, in una domenica nera per il trasporto su rotaie sulla linea adriatica, a causa di un incidente in Romagna.

A Cattolica, a causa di un investimento, un Frecciabianca diretto è rimasto fermo per oltre 5 ore. Ne è derivato un blocco della circolazione che ha interessato l’intera linea adriatica come accade in queste circostanze. Ma quello che nessuno si aspettava è che anche il treno, in partenza da Ancona e diretto a Roma, cioè al di fuori della zona interessata dall’incidente, potesse rimanere fermo. Ed è invece quello che è accaduto. Secondo quello che è trapelato, in maniera ufficiosa alla stazione di Falconara, è che il ritardo sia maturato perché non c’era il capotreno - che doveva arrivare su un treno fermo a causa dell’inchiesta in Romagna - per formare il convoglio. Una circostanza che Trenitalia, tuttavia, non conferma. 

 

Centinaia le persone rimaste ferme a Falconara in attesa di avere notizie. «Ci sono stati almeno 10 annunci, ma di fatto non sappiamo nulla su quando si potrà partire»: dice Gianluigi Dell’Aquila che viene da Modena ed è in attesa di partire per Fossato di Vico. Protestano anche Silvia, Alessia, Vania, Lorenzo, che sono in attesa di poter raggiungere Foligno, seduti per terra sbigottiti per la spiegazione. «Non è possibile che tutto questo accada per mancanza di personale» dicono. Molto arrabbiata la signora Tiziana che con il figlio disabile deve andare a Roma. «Non è possibile che non ci sia un sostituto, dov’è la reperibilità chiede con voce alterata».

Secondo quanto trapelato alla stazione da fonti ferroviarie, il problema risiederebbe nella diminuzione del personale su alcuni tratti ferroviari ritenuti nodi non più strategici a favore di una imminente automatizzazione di molti servizi. Il convoglio è partito da Ancona alle 17.59 anziché alle 15.30 come da orario. Il percorso per Roma è stato il solito viaggio ad ostacoli. Chi ha sperato in un lieve recupero si è poi ben presto dovuto ricredere: il ritardo è improvvisamente cresciuto quando il treno è arrivato a Orte con 151 minuti di ritardo. Sufficiente? No, l’arrivo alle 22.02 a Termine: 160 minuti dopo l’orario previsto. L’incubo continua.
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