FALCONARA - Fatma aveva 52 anni, una famiglia serena, quattro figli che crescevano bene nella casa popolare di via Fiumesino. Fatma prendeva il pullman spesso alla fermata davanti alla raffineria Api sulla Statale 16: del resto nella frazione non c’è quasi nulla, nessun negozio, pure per fare la spesa bisogna andare a Falconara. Anche ieri pomeriggio Fatma Ben Frej, tunisina nata il 1° dicembre 1969, era scesa dall’autobus, come aveva fatto mille volte.
Era con la figlia adolescente e probabilmente era andata in centro a fare compere o a vedere qualche vetrina.
Anche ieri pomeriggio alle 18,30 era scesa da quel pullman che prendeva con regolarità per tornare a casa.
In un lampo, in un attimo tragico, l’ha investita in mezzo alla carreggiata una Fiat Panda, che viaggiava verso Ancona, condotta da un settantenne residente a Montemarciano. E’ stato in un secondo che si è spenta la luce e la vita di Fatma Ben Frej. In un attimo il buio della zona è diventato ancora più pesto, rotto solo dalle grida strazianti della figlia. La 52enne era stata sbalzata verso il guardrail. Il corpo straziato è stato scaraventato sotto la barriera, verso la rete di recinzione di una casa attigua alla strada. Un volo mortale di alcuni metri. La gente del quartiere di Fiumesino, molti stranieri, diversi tunisini parenti e amici della vittima, hanno subito capito che era accaduto qualcosa di molto grave. Si sono riversati verso la strada, hanno sentito la ragazza urlare e la mamma esanime a terra.
La disperazione ha preso il sopravvento, insieme alla rabbia perché in tanti si erano lamentati della pericolosità della strada in quel tratto, così poco illuminato e con una pensilina fatiscente.
Sono scattate immediatamente le richieste di soccorso. Sul posto sono giunti l’ambulanza del 118, medico e operatori sanitari e poi i vigili della polizia locale di Falconara. Tutti si sono prodigati per portare aiuto, ma Fatma non respirava più e poco dopo il medico Francesco Passarini ne ha dovuto costatare la morte. La Panda è stata posta sotto sequestro e al settantenne è stata ritirata la patente. Misure dovute in casi come questo. Quello che resta è l’inconsolabile dolore per la morte di una donna buona, madre di 4 figli.
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