Falconara, carabinieri presi a calci e morsi. Il nigeriano libero, senza misure

Falconara, carabinieri presi a calci e morsi. Il nigeriano libero, senza misure
​Falconara, carabinieri presi a calci e morsi. Il nigeriano libero, senza misure
di Federica Serfilippi
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 09:23

FALCONARA È tornato libero senza alcuna misura cautelare il 30enne nigeriano arrestato martedì mattina a Falconara dopo aver scatenato il caos sul bus, mandando all’ospedale due carabinieri. Ieri pomeriggio, lo straniero è stato portato in tribunale per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso il 30enne, incensurato e difeso dagli avvocati Cristina Bolognini ed Elena Martini, in libertà. Non sono state applicate misure cautelari. Il processo proseguirà a luglio. «Perché sono qui? Questo non è un tribunale» ha detto il nigeriano in aula. Il 30enne, regolare sul territorio italiano, doveva rispondere di resistenza a pubblico ufficiale per aver aggredito i carabinieri della Tenenza di Falconara e del Norm di Ancona. Un militare è finito all’ospedale dopo aver subito un morso al braccio. I due feriti hanno avuto ciascuno una prognosi di cinque giorni. 

 


Il putiferio

Il caos sul bus è scoppiato perchè un controllore ha chiesto al nigeriano, che viaggiava sul mezzo assieme a un suo connazionale, di esibire il biglietto.

Il 30enne non ce l’aveva e ha iniziato a inveire contro il controllore. In pochi attimi si è innervosito e ha dato in escandescenze. Il controllore ha allora subito avvisato il 112 e il conducente ha fermato il bus sulla Flaminia, all’altezza della stazione ferroviaria. Sul posto sono giunti i carabinieri del Radiomobile di Ancona che sono saliti a bordo dell’autobus mentre i viaggiatori hanno cominciato ad avere paura e hanno abbandonato il mezzo. Alla vista dei militari il nigeriano, che aveva già mostrato segnali di evidente nervosismo, è diventato una furia e ha aggredito i militari. La violenza inaudita dell’africano si è abbattuta sui carabinieri che sono stati presi a calci, pugni e morsi, tanto da essere successivamente accompagnati al pronto soccorso. I carabinieri del Radiomobile di Ancona, aiutati anche dai colleghi della tenenza di Falconara, sono comunque riusciti dopo alcuni minuti a bloccare l’aggressore e condurlo immediatamente nella caserma della Montagnola, dove è stato formalizzato l’arresto. 

L’intervento

Sul caso dell’aggressione subita dai due pubblici ufficiali è intervenuta Unarma, l’associazione sindacale carabinieri. «Annichilisce dover vedere quanto esposti e impossibilitati a difendersi deguatamente siano i carabinieri in tutta Italia. Eppure se un carabiniere che viene aggredito mette mano alla pistola d’ordinanza succede un finimondo. Il sistema, molto in sintesi, considera il personale in divisa sacrificabile» le parole di Paolo Petracca, segretario generale Marche di Unarma.  «Impianto legislativo troppo soft - incalza Giuseppe Colasanto, segretario provinciale di Unarma -, dalle quali troppo spesso, oltretutto, gli accusati escono quasi totalmente indenni senza scontare un giorno di pena. I colleghi, invece, ne avranno per molto tempo di più e solo per aver fatto il proprio dovere. Non ci stancheremo mai di ricordare che, solo per i controlli sulle strade, ogni anno finiscono in ospedale oltre 2600 operatori in divisa».

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