Falconara, il Comune spegne l’autovelox ma non arretra sulla sicurezza

Autovelox, questione sempre più "calda"
Autovelox, questione sempre più "calda"
di Talita Frezzi
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:04

FALCONARA - L’autovelox sulla variante alla Statale16 è stato spento. Ieri si è svolto l’incontro programmato in Prefettura per valutare le caratteristiche tecniche dell’apparecchio, finito al centro delle polemiche e dei ricorsi presentati da Acu Marche e da Assoutenti. Al centro della riunione, la verifica della sussistenza dei requisiti per l’autovelox installato dal Comune di Falconara sulla Ss 16 in direzione Ancona. Alla riunione hanno preso parte il sindaco di Falconara Stefania Signorini, accompagnata dal Comandante della Polizia municipale e dal segretario comunale, il dirigente della Sezione polizia stradale, il dirigente Compartimento Anas e il Viceprefetto vicario.

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Vista l’esigenza di effettuare verifiche tecniche circa la distanza del posizionamento del segnale di limite di velocità, si è disposta la disattivazione temporanea dell’apparecchio. Il Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto ha invitato gli Enti competenti (Comune, Anas e Polizia stradale) ad individuare soluzioni idonee a garantire la sicurezza stradale in quel tratto, caratterizzato da una elevata incidentalità e già teatro di incidenti mortali, con feriti gravi, spesso caratterizzato da lunghe code e rallentamenti. Nel corso dell’incontro il sindaco ha confermato la validità di una scelta ben precisa: l’installazione dell’autovelox in quel tratto ha prodotto significativi risultati concreti in termini di sicurezza stradale, tanto che le infrazioni negli ultimi periodi sono scese dalle 800 iniziali a 180-190. Dunque portare sicurezza è un obiettivo valido su cui il Comune di Falconara insisterà. Spegnere il dispositivo velocar non rappresenta dunque un passo indietro, ma è una scelta legata solo all’esigenza di approfondire le caratteristiche tecniche del dispositivo e la legittimità della sua installazione in relazione anche alla gran mole di contravvenzioni che ha fatto elevare dalla sua attivazione (ben 35.000). Si tratta di una normativa su cui non c’è giurisprudenza, pertanto è richiesta la massima attenzione sotto diversi aspetti, per evitare strascichi pesanti a livello legale. L’obiettivo da perseguire per l’Amministrazione comunale falconarese è quello della riattivazione, ma solo appena si troveranno soluzioni idonee. 

L’ondata di contravvenzioni, aveva provocato la reazione delle associazioni dei consumatori. Vi sono infatti riserve sulla effettiva legittimità dell’installazione del dispositivo che non rispetterebbe, secondo il parere espresso dagli esperti interpellati da Acu Marche e Assoutenti (gli avvocati Italo D’Angelo e Manola Giorgini), i parametri della legge Minniti. Il velocar presenterebbe gravi profili di illegittimità per la distanza minima di 1 km tra il segnale di limitazione di velocità e il dispositivo elettronico (in base alla legge del 29 luglio 2010) che, all’ingresso della variante lato Castelferretti dista 819 metri; e la visibilità, troppo scarsa essendo posizionato in prossimità del ponte. 
Intanto, è saltato l’incontro di lunedì, chiesto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Falconara con il Comune. «L’incontro è stato annullato la mattina stessa, senza indicazione di una ulteriore data.

Una decisione che ci lascia decisamente contrariati - scrivono in una nota i sindacati - sono circa 10.000 le multe che riguardano cittadini falconaresi e in alcuni casi ci sono lavoratori che hanno preso molte multe perché il tragitto casa lavoro attraversa proprio quel tratto di strada. In molti casi si tratta di infrazioni per velocità appena superiori al limite, risulta infatti che circa il 75% delle infrazioni riguardi sforamenti inferiori ai 10km/h rispetto al limite. Siamo fortemente convinti che le norme e i limiti di velocità vadano rispettati, tuttavia avremmo voluto avere chiarimenti su come mai in presenza di una così abnorme quantità di infrazioni fin dal primo giorno non si è provveduto a segnalare il fatto alla popolazione. Ma se effettivamente si prospettava un problema di sicurezza, come non è stata posta una pattuglia nei pressi del velox? Come mai non sono state fatte subito presenti le modalità per evitare il pagamento di circa 15 euro per ciascuna multa consegnata a casa?.

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