Assalto del bandito incappucciato
Il tabaccaio si difende e resta ferito

Assalto del bandito incappucciato Il tabaccaio si difende e resta ferito
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:13

FALCONARA - Il terrore rimbalza da Ancona a Falconara, da via Pasubio a via Matteotti. Un altro tabaccaio aggredito da un bandito, forse lo stesso che poche ore prima aveva gelato il sangue a una giovane commerciante anconetana. Lo spettro della paura si è presentato ieri pomeriggio in via Matteotti, a Falconara, nel tratto tra la chiesa dei Frati e la sede distaccata del Comune.



Sono le 17,45 di una serata grigia bagnata da una leggera pioggerella quando un rapinatore con un doppio cappuccio, quello della felpa e quello del giubbotto a coprire il volto, si presenta alla storica tabaccheria di via Matteotti 29. Il rapinatore secondo le prime indiscrezioni raccolte tra un nutrito gruppo di persone che sono subito accorse si tratterebbe di un soggetto straniero, carnagione scura, alto un metro e settanta corporatura normale e giubbotto blu.
Il bandito aggredisce il proprietario, Maurizio Maiolatesi, cinquantenne residente a Castelferretti. Lui tenta di difendersi, inizia una colluttazione. Non è ancora chiaro se il bandito fosse munito di coltello. Sta di fatto che Maiolatesi è da solo. Esce dal corpo a corpo apparentemente frastornato con qualche abrasione allo zigomo destro subito tamponata con del ghiaccio.

Scatta l’allarme. Sul posto arrivano i Carabinieri della Tenenza di Falconara e del Nucleo operativo radiomobile di Ancona. L’aggressore scappa via, sembra a mani vuote. Dall’identikit sembra lo stesso che ha colpito ad Ancona. In serata si diffonde la notizia che i carabinieri hanno fermato una persona. Prima, quando ancora l’emozione è forte il tabaccaio è comprensibilmente sotto choc, giungono sul posto anche il 118 con un’ambulanza della Croce gialla di Falconara. Il personale sanitario presta le prime cure a Maiolatesi, che è molto provato ma rifiuta il ricovero in ospedale. Lo spavento è ancora tanto, ma non ha riportato conseguenze fisiche. Poco dopo Maurizio Maiolatesi, sostenuto dai militari dell’arma, raggiunge a bordo di una gazzella la Caserma dei Carabinieri per la ricostruzione del fatto.

 
La tabaccheria, di proprietà della moglie Paola Aquili, già altre volte in passato era stata oggetto di simili attenzioni e Maurizio, con il sigaro sempre in bocca, sembrava quasi presagire che sarebbe di nuovo finito nel mirino dei banditi. Molto spavento anche per la mamma, ottantottenne che abita sopra la tabaccheria. È stato lui stesso a tranquillizzarla. Così la mamma è rientrata in casa. Neanche la signora Vitali della rosticceria “Era ora” nelle immediate vicinanze ha sentito, soltanto dopo ha visto arrivare le pattuglie dei carabinieri.

Unapiccola folla di curiosi si è radunata dopo l’arrivo dei carabinieri. Commenti preoccupati, e il sospetto di similitudini con la rapina di lunedì nel quartiere Adriatico di Ancona. Anche lì si tratta di una tabaccheria-merceria. Molta l’impressione tra la gente perché la tabaccheria è molto nota e frequentata, specie dagli impiegati del Comune che si fermano a prendere il giornale e un saluto al vecchio proprietario Bobo Agostinelli quando una decina di anni fa ha lasciato la tabaccheria cedendola a Maurizio Maiolatesi.

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