Aerdorica, due le offerte in pista per nuovi collegamenti europei

Aerdorica, due le offerte in pista per nuovi collegamenti europei
Aerdorica, due le offerte in pista per nuovi collegamenti europei
di Martina Marinangeli
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Martedì 1 Settembre 2020, 07:00

FALCONARA  - Due offerte: meglio di niente, ma comunque poche. Sarebbe questo il numero di compagnie aeree che, alla scadenza dei termini fissata per ieri, ha presentato domanda per la partecipazione al bando diviso in sei lotti per agganciare i nuovi voli verso mete europee. L’ufficialità arriverà solo oggi, dal momento che nel frattempo potrebbe essere arrivata qualche eventuale raccomandata, ma difficilmente il risultato ne uscirà stravolto. 


 
Dopo che, lo scorso 31 luglio, erano andati del tutto deserti i tre lotti per le rotte domestiche – che puntavano a centrare l’obiettivo del collegamento con le tanto agognate Roma e Milano, oltre che con altri scali italiani – questa volta è andata un po’ meglio, ma il quadro resta comunque desolante. Se oggi venisse confermato che appena due offerte sono il bottino di un bando che, solo per il 2020, aveva previsto risorse per 1,5 milioni di euro – che diventeranno 6 sia nel 2021 che nel 2022 –, la Regione potrebbe valutare l’ipotesi di aggiustare il tiro rimodulandone le clausole, così da renderlo più appetibile, pur restando nelle maglie delle prescrizioni dell’Unione europea in materia di libero mercato.

Il bando prevedeva infatti aiuti all’avviamento, per ciascuna rotta, fino al 50% dei diritti aeroportuali e per un periodo massimo di tre anni. Una buona “esca”, ma lo tsunami Covid ha messo in ginocchio il settore aeroportuale ed ora ci vuole molto di più per riuscire ad attrarre le compagnie, in forte difficoltà. Tra i sei lotti che riguardano le mete extra-domestiche, a cui solo in due hanno risposto, ce n’è uno specifico dedicato a Gran Bretagna ed Irlanda, uno al mercato nord europeo, con Finlandia, Norvegia, Svezia, Olanda, Danimarca e Germania. Per la parte occidentale del Vecchio continente, si guarda a Francia, Svizzera, Spagna e Portogallo, mentre per quella orientale a Bulgaria, Ungheria, Romania, Polonia e Grecia. Chiudono l’elenco i Balcani. Un ultimo lotto è destinato ad altri mercati non specificamente citati nei precedenti.


Al di là dei limiti, il bando rappresentava una chance non da poco per il rilancio del Sanzio, che proprio mentre si stava risollevando con difficoltà dopo lo sfiorato fallimento della società Aerdorica che lo gestisce, è stato travolto dall’emergenza Covid che ha congelato per quasi quattro mesi lo sviluppo dello scalo. Se prima il bando sarebbe dovuto servire ad arrivare al milione di passeggeri, oggi lo scopo primario era quello di recuperare la base dei 500mila su cui il Sanzio aveva finora potuto contare. Ma con la stagione invernale alle porte ed il numero di voli che presto si ridurrà al lumicino, la strada si fa in salita ed il mezzo flop del bando non aiuta di certo.

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