FABRIANO - Riprende l’attività produttiva, ripartono i confronti sulle vertenze in atto. La settimana prossima si completa la rimessa in funzione degli impianti in tutte le grandi aziende del distretto industriale fabrianese dopo la sosta natalizia e, nel contempo, ricominciano gli incontri finalizzati a dare risposte alle situazioni più critiche che lo stesso distretto sta vivendo.
L’ansia maggiore, al momento, è senza dubbio per la vicenda Whirlpool, considerato che dalla scorsa primavera la multinazionale statunitense sta studiando un piano di ristrutturazione, che potrebbe portare alla cessione dell’intera area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa).
Lo scenario
Inoltre, il fatto che nelle scorse settimane siano stati individuati due potenziali acquirenti ha inevitabilmente generato, nello stesso tempo, curiosità e apprensione, anche perché il colosso industriale americano ha ribadito che eventuali novità si potranno conoscere solo verso la fine di gennaio.
L’altro fronte
L’obiettivo dei sindacati è quello di avere un confronto con Whirlpool prima che si giunga alla vendita dell’asset Emea. Merita attenzione, in questo momento, anche la vertenza Electrolux, poiché interesserà pure lo stabilimento di Cerreto d’Esi il piano per la riduzione dei costi, messo a punto dalla multinazionale svedese. Per il sito cerretese, il problema appare limitato, in quanto sarebbero a rischio 13 posti di lavoro (4.000 sono gli esuberi ipotizzati da Electrolux a livello mondiale, 222 quelli negli impianti italiani del gruppo), ma non per questo da sottovalutare. Così, le organizzazioni sindacali sono pronte al confronto con l’azienda scandinava, fissato per martedì prossimo, per verificare tutte le possibilità di utilizzo dei vari strumenti per gestire adeguatamente i 13 esuberi (otto riguarderebbero gli operai, cinque gli impiegati).
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