Crescono i ricavi di Elica nel primo trimestre ma i sindacati organizzano un'altra manifestazione di protesta: ecco quando

Crescono i ricavi di Elica nel primo trimestre ma i sindacati organizzano un'altra manifestazione di protesta: ecco quando
Crescono i ricavi di Elica nel primo trimestre ma i sindacati organizzano un'altra manifestazione di protesta: ecco quando
di Aminto Camilli
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Giovedì 6 Maggio 2021, 06:15

FABRIANO  - Ricavi in crescita per Elica, ma per i dipendenti è un periodo di lotta. E per la settimana prossima sono già previste nuove iniziative di protesta contro il piano di riorganizzazione annunciato a fine marzo dal management, che contempla ben 409 esuberi sui 560 lavoratori dei due stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo, il trasferimento del 70% delle produzioni italiane all’estero, nonché la chiusura dell’impianto cerretese e di interi reparti del sito di Mergo. 


Ieri, intanto, il consiglio di amministrazione di Elica Spa ha approvato i risultati del primo trimestre 2021, facendo registrare, fra l’altro, ricavi per 137 milioni (+23,7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente), una variazione positiva del segmento Cooking (+24,3%) e la crescita dei motori (+20,6% rispetto al primo trimestre 2020).

Non tutto, però, è rose e fiori. «Nonostante i risultati raggiunti in termini di fatturato – spiega l’ad Giulio Cocci – la divisione Cooking italiana continua a soffrire in termini di marginalità operativa, registrando un’ulteriore riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo trend, unito alle perdite registrate negli ultimi cinque anni, conferma le motivazioni che ci hanno portato alla dolorosa decisione di trasferire le linee produttive a maggiore standardizzazione nel sito polacco. Il piano rimane un’azione improcrastinabile per garantire la competitività del Gruppo nel breve e nel lungo termine e salvaguardare tutti gli altri posti di lavoro sul territorio». 


Di tutt’altro avviso le organizzazioni sindacali e le istituzioni. Dopo lo sciopero di un’ora e mezzo a scacchiera che ieri ha interessato la fabbrica di Mergo, Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato per l’11 maggio «una giornata di lotta e di mobilitazione con manifestazione a Fabriano – si legge in una nota sindacale – per dire no a questo piano, che nega il futuro dell’azienda in Italia e cancella centinaia di posti di lavoro con i fatturati che aumentano, e per denunciare un problema che riguarderà l’intero comprensorio e tutto l’elettrodomestico. Chiamiamo ad unirsi alla nostra lotta tutte le aziende del settore e tutto il territorio». 


La contrarietà delle istituzioni ai massimi livelli al progetto di Elica viene rimarcato dalla sottosegretaria a ministero del Lavoro e Rossella Accoto (M5S). «Il piano Elica è assolutamente da rivedere. Negli ultimi anni – osserva Accoto – Elica ha utilizzato a piene mani la cassa integrazione in deroga per quasi 900 dipendenti. E nell’ultimo anno ha interrotto la Cigs per accedere a strumenti di sostegno a reddito Covid per poco più di 1.000 unità. Un utilizzo dei fondi statali distorto rispetto all’obiettivo fondamentale, cioè la tutela dei lavoratori». 

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