Vertenza Elica, Acquaroli chiama tutti a raccolta: «Dobbiamo rilanciare la produzione nelle Marche»

Elica, lo stabilimento di Cerreto d'Esi
Elica, lo stabilimento di Cerreto d'Esi
di Aminto Camilli
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Martedì 18 Maggio 2021, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 06:30

FABRIANO  - Regione Marche e organizzazioni sindacali ribadiscono netta opposizione al piano di riorganizzazione di Elica. E la giunta regionale non perde tempo, avendo già fissato un nuovo confronto con l’azienda per il 24 maggio, alle 13. L’incontro organizzato dal governatore Francesco Acquaroli e tenutosi ieri, a Palazzo Leopardi, con le segreterie territoriali di Fim, Fiom Uilm e le Rsu degli stabilimenti, ha rappresentato un’altra tappa istituzionale per una vertenza che da oltre un mese e mezzo sta generando apprensione in diverse centinaia di famiglie, in un vasto comprensorio e in tante piccole aziende. 

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E non potrebbe essere diversamente, se si considera che il progetto di Elica prevede ben 409 esuberi sui 560 dipendenti degli impianti di Cerreto d’Esi e Mergo, il trasferimento del 70% delle produzioni italiane all’estero, la chiusura del sito cerretese e di interi reparti di quello di Mergo. «La Regione intende offrire la massima disponibilità a sostenere, in tutti i modi consentiti dalla legge e dalle procedure, Elica e i suoi lavoratori – ha detto Acquaroli –, perché possano trovare sul territorio il loro futuro e affinché si creino i presupposti per un rilancio delle produzioni nelle Marche. Parliamo di un’area già fragile, che vive un momento molto difficile e che dobbiamo tutelare, mettendo in campo tutte le forze per evitare un ulteriore depauperamento delle opportunità di lavoro». 

Nel corso della riunione, a cui hanno preso parte pure gli assessori Stefano Aguzzi (Lavoro), Mirco Carloni (Attività produttive), Guido Castelli (Bilancio) e Filippo Saltamartini (Sanità), i sindacati hanno chiesto alla Regione di sollecitare il ministero dello Sviluppo economico a organizzare un nuovo tavolo. «Va da sé – aggiungono le parti sociali – che lo stato di agitazione continua, per cui stiamo valutando la possibilità di mettere in campo altre azioni di protesta».

Nota a margine sulla vertenza Indelfab: i sindacati hanno inviato agli assessorati al Lavoro regionale e comunale la richiesta di un incontro sul territorio, che probabilmente verrà organizzato per la settimana prossima. 

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