FABRIANO - Tornano gli scioperi alla Whirlpool. E questo significa che lo stato di mobilitazione (contempla, fra l’altro, il blocco degli straordinari, laddove si lavora regolarmente, e manifestazioni pubbliche, con il coinvolgimento delle istituzioni ai vari livelli) viene mantenuto alto, soprattutto in vista di eventuali annunci relativi al piano di riorganizzazione nell’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa), da tempo ormai in fase di studio da parte della multinazionale statunitense.
La mobilitazione
Dopo l’astensione dal lavoro di due ore, con tanto di assemblea pubblica tenutasi una settimana fa davanti alla sede centrale di Whirlpool, le maestranze del mega stabilimento di Melano (si tratta, è bene ricordarlo, dell’unico impianto produttore di piani cottura a gas, elettrici e a induzione del colosso industriale americano per la regione Emea) incroceranno le braccia pure domani, precisamente l’ultima ora e mezza di ogni turno.
Tuttavia, da più parti l’informativa di Whirlpool viene data come assai probabile. Ed ecco che allora i lavoratori e le Rsu sono pronti a ribadire con fermezza la necessità di ottenere prima possibile un incontro con i vertici del colosso statunitense, dopo il forfait dato dall’azienda in occasione del tavolo promosso dal ministero dello Sviluppo economico, svoltosi il 28 settembre scorso. L’obiettivo è quello di avere chiarezza sul futuro, in particolare dopo l’annunciata vendita del gruppo Emea.
«A chi venderà? Esiste un piano industriale di mantenimento degli attuali asset produttivi e occupazionali?» si chiedono ininterrottamente i dipendenti e le organizzazioni sindacali. E vogliono chiederlo a Whirlpool, con la speranza di poterlo fare quanto prima, visto che finora hanno ricevuto solo silenzi. Ieri pomeriggio, intanto, hanno scioperato le maestranze dell’altro stabilimento Whirlpool marchigiano, quello di Comunanza, alle quali è giunta la solidarietà dell’onorevole Lucia Albano.
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