Stregati dalla carta, turisti da tutto il mondo a Fabriano. La soddisfazione di Tiberi

Stregati dalla carta, turisti da tutto il mondo a Fabriano. La soddisfazione di Tiberi
Stregati dalla carta, turisti da tutto il mondo a Fabriano. La soddisfazione di Tiberi
di Aminto Camilli
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Lunedì 20 Marzo 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 11:50

FABRIANO  - Fari puntati sul turismo. Sono i fari della Confartigianato, che considera tale settore di enorme rilevanza per agevolare il rilancio di Fabriano e del suo territorio. E le stesse istituzioni dovrebbero essere indotte a programmare investimenti mirati, ponendo le basi per la ripresa economica e sociale di una città caratterizzata da seri problemi dovuti a una crisi senza precedenti.

«Grazie al turismo, potrebbero aprirsi facilmente delle ghiotte opportunità per diverse tipologie di attività che da sempre contraddistinguono Fabriano – spiega Federico Castagna, segretario territoriale della Cgia – basti solo pensare, tanto per fare un esempio, alle iniziative legate alla carta».

Al riguardo, è facile rimarcare il successo di “Cartiera Nomade”, il progetto che il maestro cartaio Sandro Tiberi, attuale presidente territoriale della Cgia, porta avanti con grande dedizione, consentendo agli stessi turisti di cimentarsi in prima persona con la fabbricazione della carta, un prodotto che da secoli continua a far conoscere la nostra città in tutto il mondo.

Il flusso straniero

«Negli ultimi periodi – osserva Castagna – abbiamo assistito a un flusso consistente di visitatori stranieri, provenienti da Stati Uniti, Francia, Danimarca e Repubblica Democratica del Congo, giunti appositamente a Fabriano per imparare i segreti della carta fatta a mano, proprio nell’atelier di Tiberi. Va da sé che un affluenza di questo tipo porta inevitabilmente benefici a varie attività, in primis quelle relative alla ristorazione, alle strutture ricettive, nonché, più in generale, al commercio».

Ora, si potrebbe compiere un altro step. «Sarebbe importante muoversi per allargare gli orizzonti operativi – aggiunge Castagna – e dare vita a un soggetto che possa farsi carico dello sviluppo turistico, magari facendo da tramite tra le agenzie di viaggio, le associazioni cittadine, in particolare quelle impegnate in questo ambito, e la giunta comunale». 

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