Stop al piano di Elica, si torna a sperare: subito un tavolo sindacati-azienda

Stop al piano di Elica, si torna a sperare: subito un tavolo sindacati-azienda
Stop al piano di Elica, si torna a sperare: subito un tavolo sindacati-azienda
di Aminto Camilli
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Venerdì 2 Luglio 2021, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 04:09

FABRIANO - Tornano a sperare i dipendenti di Elica. La sospensione del piano di riorganizzazione e dei 409 licenziamenti, decisa l’altra sera dal management, contribuisce a riportare un po’ di sereno nelle fabbriche, dove tra ieri (stabilimento di Mergo) e oggi (impianto di Cerreto d’Esi) si stanno svolgendo le assemblee di Fim, Fiom e Uilm con le maestranze, in merito all’esito del vertice organizzato dal ministero dello Sviluppo economico e svoltosi mercoledì in videoconferenza.


Adesso, le organizzazioni sindacali e l’azienda si riuniranno in un tavolo territoriale tecnico (non si esclude che possa concretizzarsi già entro la settimana prossima), ma per il proseguimento della trattativa resterà fondamentale il supporto delle istituzioni. «La novità maggiore – afferma l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi – è data dal fatto che per la prima volta l’atteggiamento di Elica è stato costruttivo, mostrandosi disponibile a sospendere il piano industriale, ponendo sul tavolo aspetti importanti, come l’acquisizione della Dcm e la proposta di iniziative di reshoring di alcune linee produttive precedentemente delocalizzate, che potrebbero rafforzare la presenza di Elica sul nostro territorio e la diversificazione delle attività. Per quanto ci riguarda, continueremo a porre la massima attenzione alla vertenza». 


La sottosegretaria al ministero del Lavoro Rossella Accoto ribadisce la rilevanza della disponibilità di Elica e guarda avanti. «Ora – spiega Accoto – bisogna attendere il risultato del tavolo tecnico tra azienda e sindacati per individuare soluzioni che permettano la salvaguardia dei posti di lavoro e la competitività di Elica a livello internazionale». Soddisfazione arriva da vari esponenti del consiglio regionale. Simona Lupini (M5S), che aveva promosso il recente incontro dei sindacati e dei dipendenti di Elica con la stessa Accoto e con la vice ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, osserva che «è fondamentale la forte sinergia tra gli strumenti del Governo e le esigenze di un territorio, che in questo caso si è ritrovato unito e propositivo». Per Maurizio Mangialardi
(Pd), «la sospensione del piano industriale di Elica è uno spiraglio di luce per il futuro di centinaia di famiglie e per l’intera area del Fabrianese.

Ora, si apre una nuova fase di confronto, che dovrà mettere al centro la tutela dei livelli occupazionali e la salvaguardia del territorio da ogni rischio di deindustrializzazione». Carlo Ciccioli (FdI) sottolinea che «la moral suasion portata avanti dal presidente Acquaroli inizia a dare i suoi frutti, ma il percorso vero e proprio inizia ora».

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