FABRIANO - Non si fermano le polemiche per la decisione dell’Amministrazione comunale di Fabriano, di sospendere, in autotutela, l’aggiudicazione definitiva dei lavori di miglioramento sismico della scuola media Marco Polo di via Fabbri, chiusa d’urgenza a maggio.
Nei giorni scorsi, infatti, con determina firmata dal dirigente comunale, è arrivato lo stop all’iter dei lavori finanziati con fondi ministeriali da 1,3 milioni di euro. Mentre il sindaco, Santarelli, ha rassicurato che il contributo statale non è perso e che questa decisione è stata presa per «mancanze nell’iter amministrativo che avrebbero messo a rischio l’Ente», la minoranza alza la voce. «Il rischio di perdere il finanziamento comincia ad essere reale. Mi era sembrato di capire, soprattutto dopo l’approfondimento delle tematiche in conseguenza della mia interpellanza – dice il capogruppo PD, Giovanni Balducci - che fosse stato chiarito l’intero iter procedurale e che il nome dell’impresa era indispensabile per ottenere l’autorizzazione sismica dall’ex genio civile.
Un’altra deleteria eredità lasciata da questa amministrazione indefinibile alla città di Fabriano». Andrea Giombi, Fabriano Progressista, attacca la maggioranza: «È necessario che l’Amministrazione comunale faccia massima chiarezza sulla vicenda. Si susseguono intollerabili ritardi. Non è ammissibile questa confusione che va a discapito delle esigenze degli studenti e delle famiglie. A breve – dichiara il consigliere comunale - riprenderà l’anno scolastico e non è pensabile che la città non sappia ancora i tempi di recupero della Marco Polo».