ANCONA - Aggressioni ai consuoceri e al fidanzatino della figlia: condannati marito e moglie. A lui, 54enne albanese, è stata inflitta una pena di un anno e 8 mesi di reclusione per i reati di stalking, minacce, lesioni personali, violazione di domicilio e danneggiamento. Lei, connazionale di 10 anni più giovane, è stata condannata a un anno per le sole lesioni. A entrambi, difesi dall’avvocato Enrico Carmenati, il giudice Elisa Matricardi ha riconosciuto il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Quattro le parti civili, tutte rappresentate dal legale Ruggero Benvenuto. Riceveranno a testa circa 10mila euro di risarcimento. I fatti sono avvenuti a Fabriano, a fine agosto 2016. In quel momento, la relazione tra due ragazzi, lei albanese e lui macedone, si era da poco sgretolata. In qualche modo, stando a quanto emerso in udienza, la storia sarebbe stata osteggiata dalla famiglia di lei. In particolare, la procura contestava al 54enne di aver tampinato l’allora fidanzato della figlia, 26enne macedone, minacciandolo di sparire da Fabriano per fargli troncare definitivamente il rapporto. Il 23 agosto del 2016 l’imputato si sarebbe diretto a casa della famiglia macedone armato di coltello, pronunciando minacce di morte, danneggiando un passeggino – tirato contro il portone dell’appartamento – e prendendo a calci un’auto parcheggiata.