«Sei una femmina da lapidare, ucciditi». Stalker picchiava la compagna incinta

«Sei una femmina da lapidare, ucciditi». Stalker picchiava la compagna incinta
«Sei una femmina da lapidare, ucciditi». Stalker picchiava la compagna incinta
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 07:55

FABRIANO - «Sei una femmina da lapidare», «ti riempirei di sberle a ogni bugia», «sei da sputare in faccia», «ucciditi». Stando alla procura, sono solamente alcune delle invettive che un pugliese di 45 anni avrebbe rivolto alla sua ex compagna, di tre anni più giovane, tra il 2017 e i 2018. Oltre alle parole, però, l’uomo sarebbe passato ai fatti: schiaffi e spintoni nel bel mezzo di un litigio scattato poco dopo la scoperta che lei era uscita con le amiche per passare qualche ora di svago fuori di casa. 


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Ieri mattina, il 45enne è stato rinviato a giudizio dal gup Paola Moscaroli. Dovrà difendersi dalle accuse di lesioni personali e stalking per aver perseguitato – dice il pm – la sua ex, nonché madre di suo figlio. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonella Andreoli, respinge ogni contestazione. I fatti presi in esame dalla procura sono avvenuti a Fabriano, quando la relazione tra i due ormai si stava deteriorando irrimediabilmente. La donna sarebbe stata picchiata anche mentre era incinta. Stando alle contestazioni, dopo aver scoperto della gravidanza, lui l’aveva tirata per i capelli, colpendola anche alla testa.

Dopo la nascita del bimbo, le cose non sono migliorate e la gelosia dell’imputato avrebbe preso il sopravvento, tanto da spingerlo – come contestato dalla pubblica accusa – a tempestare la compagna con una valanga di messaggi nel corso della serata (era agosto 2017) in cui lei aveva deciso di uscire con le amiche. La mattina seguente, a casa, il 45enne l’avrebbe strattonata e spinta contro il mobilio. La donna era dovuta andare al pronto soccorso, da cui era stata dimessa con una prognosi di 5 giorni a causa di contusioni multiple. E ancora: nel capo d’imputazione ci sono minacce e insulti, non sono riferibili alla vittima, ma anche al figlioletto della coppia. Li avrebbe inviati soprattutto con whatsapp: «Piangi, vittima, che schifo che sei, la peggio femmina che non auguro a nessuno di incontrare». Alla fine, la 42enne aveva denunciato tutto alle forze dell’ordine, staccandosi definitivamente dall’ex compagno. 

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