“No” allo sblocco dei licenziamenti: saranno quindici giorni di scioperi. Elica e Whirlpool le vertenze più scottanti

“No” allo sblocco dei licenziamenti: saranno quindici giorni di scioperi. Elica e Whirlpool le vertenze più scottanti
“No” allo sblocco dei licenziamenti: saranno quindici giorni di scioperi. Elica e Whirlpool le vertenze più scottanti
di Aminto Camilli
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Lunedì 19 Luglio 2021, 10:48

FABRIANO -  Sarà una seconda metà di luglio di scioperi nel distretto industriale fabrianese. Nel comparto della metalmeccanica da oggi al 31 luglio, i dipendenti sciopereranno per due ore, con tanto di assemblee promosse da Fim, Fiom e Uilm, contro lo sblocco dei licenziamenti che sta creando situazioni di enorme disagio in tutto il Paese.

Si tratta di una decisione sindacale di carattere nazionale, ma che nel nostro comprensorio trova terreno fertile sia per la pregnante caratteristica metalmeccanica del distretto, sia per la crisi economica, sociale e occupazionale che il comprensorio vive da anni. 


Astensioni dal lavoro, in questi giorni, erano già in atto negli stabilimenti Elica e Whirlpool, ma adesso il clima è destinato a farsi più incandescente. Quelle riguardanti Elica e Whirlpool sono le due vertenze più rilevanti del Fabrianese. La situazione di Elica sta tenendo con il fiato sospeso diverse centinaia di famiglie da più di tre mesi mezzo, precisamente dal 31 marzo scorso, quando il management dell’azienda leader nella produzione di cappe aspiranti per cucina ha annunciato il nuovo piano di riorganizzazione che contempla ben 409 esuberi sui 560 addetti complessivi dei due stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo, il trasferimento del 70% delle produzioni italiane all’estero, la chiusura dello stabilimento cerretese e di interi reparti dell’impianto di Mergo. 


La recente sospensione del piano stesso e dei licenziamenti ha riportato un minimo di fiducia, ma le posizioni tra i manager e le parti sociali restano molto distanti, come emerso dall’ultimo confronto (di qui, la ripresa della mobilitazione con scioperi nei due siti produttivi), tanto è vero che adesso le speranze sono tutte riposte nel tavolo nazionale, la cui prossima riunione è stata fissata dal ministero dello Sviluppo economico per il 21 luglio, alle 15, in videoconferenza. 


Il giorno successivo, invece, i riflettori saranno puntati sulla Whirlpool, le cui maestranze di tutti gli stabilimenti italiani incroceranno le braccia per otto ore, prendendo parte alla manifestazione nazionale in programma a Roma.

Nel caso della multinazionale statunitense, a onor del vero, la situazione assolutamente negativa è quella della fabbrica di Napoli, con la chiusura della stessa e l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per i circa 340 operai, ma il comportamento di Whirlpool crea inevitabilmente allarme in tutti i siti del gruppo, incluso quello fabrianese. 

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