I nuovi poveri sono quasi 6mila, l'appello del vescovo: «Apriamo gli occhi ai bisognosi»

I nuovi poveri sono quasi 6mila, l'appello del vescovo: «Apriamo gli occhi ai bisognosi»
I nuovi poveri sono quasi 6mila, l'appello del vescovo: «Apriamo gli occhi ai bisognosi»
di Marco Antonini
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 16:38

FABRIANO -  Aumentano le persone in difficoltà in città, per colpa della crisi economica e lavorativa. Sono anche italiani, con una percentuale di fabrianesi in aumento. Il quadro che dipinge la Caritas Diocesana di Fabriano Matelica, nel periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 30 novembre 2022, è allarmante.

Solo al Centro di Ascolto della diocesi sono arrivate 5.821 persone.

Di queste ben 5.039 nella struttura fabrianese della Caritas, in via Fontanelle. Altre provengono dalla parrocchia Misericordia e Cattedrale e dagli sportelli Caritas di Cerreto d’Esi, Matelica e Sassoferrato. A queste 5.821 persone dobbiamo aggiungerne più di 2mila seguite dall’Emporio della Caritas, un supermercato che serve per sostenere le persone in difficoltà tramite accordo Agea che dà diritto a prelevare prodotti grazie al Fondo Europeo di Aiuto agli Indigenti. A ritirare generi alimentari di prima necessità circa 700 persone, il 35%, sono fabrianesi. 


Le difficoltà


Non conosce sosta la crisi che sta impoverendo sempre di più anche la città della carta da 15 anni. «Viviamo un momento particolare: tanta gente è in difficoltà, nel nascondimento. Il povero ha una dignità e fa difficoltà a manifestare i propri bisogni. Dobbiamo essere attenti a chi ci sta intorno. Mi appello a tutti: non rimaniamo ciechi nel nostro mondo» dice il vescovo di Fabriano-Matelica e arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara. Sono numeri che fanno riflettere, senza considerare il sommerso. Nel dettaglio, alle 5.039 persone seguite a Fabriano dobbiamo aggiungerne 13 aiutate dalla Caritas a Cerreto d’Esi, 25 a Matelica, 301 dalla parrocchia Regina Pacis di Matelica, 176 da Sassoferrato. Anche i costi sono in aumento. La Caritas negli undici mesi presi in considerazione ha speso ben 283mila euro di cui 211mila euro all’Emporio della solidarietà per generi di prima necessità. Ci sono poi aiuti forniti per vestiario, farmaci, ospedalizzazioni, visite mediche, altri acquisti di alimenti extra convenzione Agea, affitti. Per il pagamento di bollette e tasse a persone in difficoltà la Caritas ha speso 17mila euro. Più di 10 mila euro, invece, per spese scolastiche. 


Le donazioni


Tutti aiuti a nuclei familiari che non riescono ad arrivare alla fine del mese e hanno diritto ad andare avanti in modo dignitoso. E le donazioni? Sono solo 19mila euro i contributi arrivati da privati. C’è un bel mondo dietro alla Caritas che lavora spesso nel silenzio.

Complessivamente sono 122 i volontari, di cui 100 a Fabriano città. Nel dettaglio: 40 nella sede di Fabriano, 12 nella parrocchia Cattedrale San Venanzio, 20 nella parrocchia di San Nicolò e 28 alla Misericordia, 10 nella vicaria di Sassoferrato, nove nella vicaria di Matelica e Regina Pacis, 3 nella vicaria di Cerreto d’Esi. «Serve uno sguardo nuovo verso il prossimo, verso chi sta vivendo male. Non possiamo chiudere i nostri occhi. Dobbiamo intercettare le povertà e rimboccarci le maniche. Abbiamo bisogno di nuovi volontari. Una bella iniziativa è la “Banca del Tempo”: dedichiamo tempo a chi ne ha bisogno. Torneremo a casa più ricchi, dai poveri abbiamo sempre da imparare» conclude il vescovo diocesano, Francesco Massara.

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