Tre assessori persi in un anno dalla Giunta. Opposizione all'attacco: ««Un fallimento la rivoluzione del sindaco»

Da sinistra il vicesindaco Arcioni, il sindaco Santarelli e l'ex assessore Cristiano Pascucci
Da sinistra il vicesindaco Arcioni, il sindaco Santarelli e l'ex assessore Cristiano Pascucci
di Marco Antonini
4 Minuti di Lettura
Sabato 8 Maggio 2021, 08:20

FABRIANO  - L’opposizione attacca la Giunta Santarelli. Le dimissioni, nei giorni scorsi, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Cristiano Pascucci, (deleghe assegnate temporaneamente al vicesindaco, Joselito Arcioni) per i consiglieri di minoranza, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

LEGGI ANCHE:

Crescono i ricavi di Elica nel primo trimestre ma i sindacati organizzano un'altra manifestazione di protesta: ecco quando

Sul tavolo delle criticità sono state messe anche le dimissioni, lo scorso giugno, dell’assessore alle Finanze, Francesco Bolzonetti, che non è stato ancora sostituito e il cui interim è nelle mani del primo cittadino e la querelle con l’ex dirigente del settore “Assetto del territorio” con contratto revocato che aveva dato vita anche ad una causa.

Nel mezzo il passaggio dell’assessore ai Servizi alla Persona, Simona Lupini in Regione come consigliere, in quota sempre M5s, nell’ultima tornata elettorale.


Dall’opposizione è Fratelli d’Italia ad attaccare. I coordinatori, Ennio Mezzopera e Giancarlo Pellacchia, parlano di una «semplice rivoluzione fallita. Pensiamo alla mobilità cittadina: dopo 4 anni nulla è cambiato e l’unico intervento effettuato sono state le fioriere al posto dei pilomat non più funzionanti lungo Corso della Repubblica. Il fiume Giano è rimasto lettera morta, l’amianto è ancora presente in centro città, il PalaGuerrieri resterà chiuso, non si sa ancora per quanto tempo, per problemi strutturali».

Le responsabilità, secondo Fdi, sono anche di alcune scelte effettuate dalla maggioranza pentastellata: «La sostituzione di due dirigenti responsabili del Settore Assetto e Tutela del Territorio non ha giovato. L’Ufficio tecnico risulta allo sbando e i tecnici operanti sul territorio e di conseguenza la cittadinanza, ne pagano le conseguenze. Negli uffici del Comune si respira un’aria strana». Mezzopera e Pellacchia evidenziano che «le due figure chiave, che vengono citate dal dimissionario Pascucci nella lettera con cui annunciava la sua scelta come causa principale della sua decisione, ovvero il segretario comunale e il dirigente del Settore Assetto e Tutela del territorio, sono stati assunti da questa Giunta senza dover rendere conto a nessun altro partito». Il segretario Pd Francesco Ducoli si dice «sinceramente stanco del balletto al quale la città è costretta ad assistere da mesi. A Fabriano ci sono gravissimi problemi che non possono più aspettare i comodi di questa Giunta per essere affrontati. La città deve sapere subito e chiaramente se questa maggioranza è in grado di mettere in piedi una Giunta immediatamente operativa, senza interim gestiti come scambi di figurine, altrimenti dia un segnale di dignità lasciando che l’elettorato si esprima per dare al Comune una nuova prospettiva». Commenta Andrea Rossi, Forza Italia Giovani: «La città versa in condizioni economiche e sociali preoccupanti. Mi chiedo come sia possibile andare avanti senza gli assessori a Bilancio e Lavori Pubblici». 


Intanto ieri il sindaco, in attesa di un incontro con l’ex assessore, (ha già incontrato gli attivisti del Movimento alcuni dei quali avevano espresso anche il desiderio di poter parlare con Pascucci) ha festeggiato i 15 anni della FarmaCom. «Gli utili delle due farmacie sono stati utilizzati, negli ultimi due anni, per aumentare i fondi a disposizione dei progetti dell’assessorato ai Servizi alla Persona. L’ampliamento della Farmacia 2 e il progetto per la nuova sede della Farmacia 1 – dice il sindaco - consentiranno di avere sempre maggiori fondi disponibili. Abbiamo parlato della possibilità di attivare collaborazioni con i Servizi sociali per consentire alle famiglie in difficoltà di usufruire di servizi gratuiti o agevolazioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA