Con le sue pizze aveva deliziato tutti
Tiziano si è spento a soli 42 anni

Con le sue pizze aveva deliziato tutti Tiziano si è spento a soli 42 anni
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Sabato 21 Luglio 2018, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:51
FABRIANO - Lutto nel commercio fabrianese. E’ morto a 42 anni giovedì, per colpa di un male contro il quale lottava da un anno, Tiziano Servidei, storico pizzaiolo della città. Il decesso è avvenuto a seguito di alcune complicazioni che non gli hanno lasciato scampo. Lascia la moglie, Moira, titolare di “Cuor di Pizza” l’attività commerciale di via Benedetto Croce, quartiere Campo Sportivo, e una figlia. Ieri mattina la camera ardente all’ospedale Profili di Fabriano, alle ore 18 le esequie nella chiesa parrocchiale di Bastia. Poi la salma ha proseguito per Rimini dove avrà luogo la cremazione. Bastia e Colmarischio, la località dove risiedeva con la famiglia, piangono la morte di un uomo corretto e amato da tutti. Originario di Cerreto d’Esi si era trasferito a Fabriano dove, ormai più di 10 anni fa, insieme alla moglie, aveva aperto la pizzeria e, per un periodo, una seconda attività in via Dante. «Un ragazzo che si è sempre rimboccato le maniche – ricorda Vanio Cingolani, consigliere comunale e amico storico di Tiziano – Una persona impagabile, sempre disponibile e sorridente con tutti. Uno dei pochi che non aveva nemici perchè sapeva volere bene».

Tra le sue passioni quella del mare. Aveva una piccola barca e nel tempo libero amava raggiungere Marotta dove trascorreva alcune ore lontano dai rumori e dalla vita di tutti i giorni. In tanti, ieri pomeriggio, hanno dato l’ultimo saluto a un commerciante educato e famoso per la sua pizza al taglio e d’asporto. «Avevi un’anima buona – confida un’amica – e si percepiva da lontano, purtroppo quel male ti ha catturato e ti ha portato via. Hai cresciuto una figlia con il rispetto, l’educazione e la dolcezza e ciò ti ha reso un grande agli occhi di tutti». Gli esercenti della città si sono stretti intorno ai propri cari nella camera ardente e hanno ricordato la sua costanza nel lavoro e la sua serenità nell’affrontare, soprattutto in questo ultimo periodo, il combattimento contro la malattia che non gli ha lasciato scampo.
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