«Volumi troppo bassi per Melano». La fabbrica si ferma fino al 10 luglio

«Volumi troppo bassi per Melano». La fabbrica si ferma fino al 10 luglio
«Volumi troppo bassi per Melano». La fabbrica si ferma fino al 10 luglio
di Aminto Camilli
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Lunedì 29 Giugno 2020, 04:10

FABRIANO  - Continua a tenere banco la vertenza Whirlpool. In attesa del nuovo vertice nazionale ormai imminente (l’appuntamento è fissato per giovedì, alle 10,30, al ministero dello Sviluppo economico, anche se si tratterà di un confronto in modalità call/video conference), l’altra sera le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm hanno inviato alla direzione aziendale una richiesta di incontro a livello territoriale per una verifica degli accordi nazionali, dei volumi produttivi e degli assetti occupazionali delle sedi impiegatizie e produttive di Fabriano. 

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«Nello stabilimento di Melano – sottolineano i sindacati – i volumi produttivi sono ancora troppo bassi rispetto a quanto promesso, nonostante proprio in questo mese si siano realizzati 20.000 pezzi in più di quanto ipotizzato a fine maggio (con un conseguente minore ricorso agli ammortizzatori sociali), arrivando così a 105.000 pezzi (ben lontani, comunque, dai 160.000 previsti nello studio iniziale)». Il mega-impianto di Melano è l’unico produttore di piani cottura a gas, elettrici e a induzione di Whirlpool per l’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa).
Nonostante il periodo favorevole, lo stabilimento di Melano si fermerà da oggi al 10 luglio (si tornerà in fabbrica lunedì 13 luglio) per le prime due settimane di ferie collettive, stabilite già da tempo (la terza settimana sarà a cavallo di Ferragosto), fermo restando che oggi e domani si potrà ancora lavorare su base volontaria, così come dal 6 al 10 luglio.

La riunione in ambito territoriale, che i rappresentanti dei metalmeccanici auspicano possa tenersi a breve, dovrà prendere di petto pure la questione relativa alle sedi impiegatizie fabrianesi. Le problematiche dei colletti bianchi sono state al centro anche di altri tavoli territoriali tra azienda e sindacati. Le parti sociali ribadiscono che «con la riorganizzazione ormai indirizzata verso il completamento, si deve puntare sulla riqualificazione del personale in esubero per garantire la centralità del territorio» ed esortano Whirlpool a muoversi nel massimo rispetto degli accordi siglati nel 2015 e nel 2018, con l’obiettivo di tutelare i livelli occupazionali e le sedi impiegatizie del Fabrianese. Come anticipato, tuttavia, il prossimo confronto con il management del colosso industriale americano sarà giovedì prossimo in una video conference convocata dal vice capo di Gabinetto del Mise Giorgio Sorial, a cui prenderanno parte pure la Regione Campania (sempre molto critica la situazione dell’impianto napoletano), Invitalia e le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl metalmeccanici e di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. 

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