FABRIANO - Per la prima volta nella storia oggi a Fabriano si svolgerà il rito di Beatificazione: a salire gli onori degli altari della Chiesa Cattolica è Madre Maria Costanza Panas, clarissa, che ha vissuto la sua vita nel monastero di via Cavour a Fabriano. Qui è ancora sepolta anche se a breve verrà traslata in Cattedrale. Il solenne rito (quello che precede l’eventuale canonizzazione) è presieduto, alle 17,30 in Cattedrale San Venanzio, dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, insieme al vescovo diocesano, Francesco Massara. A Fabriano arriveranno in queste ore ottanta monache, trenta frati, sessanta sacerdoti, nove vescovi e due cardinali, tanti fedeli della zona.
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La bolla pontificia
Dichiara il vicario foraneo della città della carta, don Umberto Rotili: «Il rito di beatificazione ha il suo centro nella proclamazione da parte del Papa (che verrà letta) della bolla pontificia, in cui viene proclamata la nuova beata nel momento in cui verrà svelato il drappo che reca la sua immagine.
Il decreto della Congregazione per le Cause dei Santi è stato firmato a seguito del riconoscimento di un miracolo: riguarda la guarigione di una neonata di San Severino Marche, affetta da “grave sofferenza fetale da anemia feto-natale ed emorragia cerebrale, insufficienza multiorgano”. I fatti risalgono al 1985 e sono stati i nonni della piccola a chiedere la sua intercessione.
La bimba guarita, ora adulta, sarà presente oggi in Cattedrale. La Venerabile Serva di Dio Maria Costanza Panas, al secolo Agnese Pacifica, nacque ad Alano di Piave, in provincia di Belluno nel 1896. Fin dall’infanzia non si lascia trascinare dalla spensieratezza e, come lei stessa ricorderà: «Ho sempre pensato che la vita è un compito da svolgere nel modo più serio, è preparazione a grandi cose». Nel suo diario racconta la sua maturazione spirituale, giungendo a fare il voto della penna: non scrivere per il resto della vita che per Gesù e di Gesù.
La storia
Entrò nel monastero di Fabriano l’11 ottobre 1917. Il 18 aprile 1918 divenne suor Maria Costanza, clarissa cappuccina. Nel 1927, a 31 anni, è eletta Maestra delle novizie e dal 1936 Madre badessa, compito che svolgerà per 16 anni consecutivi fino al 1952, poi dal 1955 al 1963. Per molti anni accolse le persone che bussavano al monastero, prediligendo i sacerdoti, alcuni dei quali divennero suoi figli spirituali e allargando l’apostolato attraverso la grata conventuale con una fitta corrispondenza. Nelle sue lettere insegnava a scoprire il senso di certe situazioni, specialmente dell’aridità o nelle oscurità, con quella finezza e affabilità di chi ha esperienza di simili purificazioni e ha imparato a camminare nella pura fede. E’ morta, dopo anni di malattia, a Fabriano il 28 maggio 1963.
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