FABRIANO - Elica conferma la sospensione del piano industriale. E questo permette al tavolo del ministero dello Sviluppo economico di continuare un’azione di revisione del progetto, che riesca a salvaguardare il futuro dell’azienda e dei livelli occupazionali.
E’ quanto emerso ieri sera, in un’altra riunione del tavolo, promossa dal Mise in videoconferenza, con l’intervento del management di Elica, dei sindacati e degli enti locali. Il confronto territoriale tra azienda e parti sociali, la settimana scorsa, aveva registrato posizioni molto distanti.
«Il fatto che Elica abbia confermato la sospensione del piano di riorganizzazione e dei licenziamenti – sottolineano Barbara Tibaldi e Pierpaolo Pullini, segretaria nazionale e segretario provinciale della Fiom – è un primo risultato positivo. Ora, per continuare l’attività del tavolo, reputiamo fondamentale concentrarci sui due obiettivi condivisi con l’azienda: la salvaguardia di Elica e il proseguimento di un confronto sul piano industriale che garantisca la piena occupazione, mantenendo il ruolo di eccellenza che un’azienda come Elica ha acquisito negli anni».
La segretaria nazionale della Uil Tiziana Bocchi e il suo pari ruolo della Uilm Gianluca Ficco puntano sull’azione congiunta di parti sociali e istituzioni: «Le distanze con l’azienda sono ancora notevoli, ma speriamo che l’intervento del Mise possa aiutarci a colmarle.
«Esprimiamo soddisfazione – osserva l’amministratore delegato Giulio Cocci – in quanto è stato colto il nostro segnale di apertura. L’individuazione di un percorso condiviso è un buon punto di partenza, che auspichiamo possa portare a fare passi avanti nella gestione di questa vertenza». La vice ministra Alessandra Todde ha fissato una «scadenza del percorso di confronto al prossimo 30 settembre. Il Mise continuerà a svolgere il suo ruolo da mediatore e si impegna a riconvocare Elica nei primi giorni di settembre».
Da Elica a Whirlpool. Oggi, i dipendenti del sito Whirlpool di Fabriano saranno in sciopero per otto ore, come i colleghi degli altri siti italiani, e parteciperanno alla manifestazione nazionale in programma a Roma. L’iniziativa è stata organizzata dai sindacati che contestano le decisioni della multinazionale statunitense di aver chiuso lo stabilimento di Napoli e, soprattutto, di aver aperto in questi giorni la procedura di licenziamento collettivo per circa 340 persone, non accettando le 13 settimane di cassa integrazione proposte dalle parti sociali e dal Governo.