FABRIANO - Manca personale, sia medico che infermieristico, all’ospedale Profili di Fabriano. Si attendono, poi, notizie circa il recupero della storica ala A dell’ospedale, 4.500 metri quadrati, inagibile dal sisma del 2016 e sulla nuova palazzina chirurgica. Tante le criticità con le liste di attesa che rischiano di allungarsi.
Sulla situazione politico-sanitaria interviene il primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Purtroppo a distanza di un anno non si è visto quel cambiamento che poteva essere auspicabile con l’arrivo di una nuova Amministrazione regionale – dichiara il sindaco. - C’è la sensazione che ragionare sulla riformulazione del nuovo Piano socio sanitario, indispensabile, diventi l’occasione per procrastinare interventi più urgenti. Sembra che parliamo di interventi a lungo termine – prosegue - per non affrontare i problemi attuali, che sono tanti e che rischiano di peggiorare. Presto convocherò una nuova Conferenza dei sindaci di Area Vasta 2 per fare il punto e sollecitare i vertici nel fare gli interventi di cui c’è bisogno».
All’ospedale Profili di Fabriano, infatti, si attendono rinforzi prevalentemente in Pronto Soccorso (circa 30mila accessi l’anno), Anestesia, Radiologia e Laboratorio Analisi, ma anche in altri reparti.
Capitolo a parte la Pediatria per i circa 8mila utenti in età pediatrica residenti nel comprensorio. Il reparto non c’è, funziona solo h12 in modalità ambulatoriale, senza possibilità di visita nei festivi e nemmeno di eventuale ricovero. Ad oggi se c’è un’emergenza si va direttamente a Branca-Gubbio, in Umbria, a Jesi o al Salesi di Ancona. In Area Vasta 2 si segnala, poi, la carenza di organico nel settore della Neuropsichiatria infantile territoriale vista l’impennata di problemi di salute mentale e di disturbi dell’apprendimento tra bambini e adolescenti durante la pandemia da Coronavirus.