FABRIANO - Si appropriava di somme riscosse per le tasse auto: confiscati beni per oltre 290mila euro. Un’imprenditrice di Sassoferrato condannata a due anni e sei mesi. La donna tratteneva denaro regolarmente riscosso dalla delegazione Aci, che non veniva però mai versato negli uffici regionali. È quanto ha scoperto, dopo lunga indagine, la Tenenza della Guardia di Finanza di Fabriano.
La donna si è appropriata di somme riscosse per le tasse automobilistiche: confiscati oltre 290mila euro, tra somme in denaro, tre immobili e un’automobile, all’imprenditrice di Sassoferrato da parte dei finanzieri su esecuzione di una sentenza emessa dal tribunale di Roma.
Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle hanno fatto emergere la responsabilità di due soggetti, fra cui l’imprenditrice sassoferratese destinataria del provvedimento di confisca. Nei giorni scorsi i finanzieri della Tenenza di Fabriano, in esecuzione del provvedimento di condanna dell’autorità giudiziaria della Capitale, hanno sottoposto a confisca tre unità immobiliari, disponibilità finanziarie, quote societarie e un’auto, beni tutti riconducibili all’imprenditrice, fino a completa concorrenza del profitto del reato. Due settimane fa in un’altra operazione chiamata ‘Alchimista’, la Tenenza della Guardia di Finanza di Fabriano aveva scoperto una truffa da 6 milioni compiuta tramite esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. 170 le vittime nelle Marche, 10 gli indagati.