Inferno in casa, l’anno orribile delle donne a Fabriano. Il riscatto sugli orchi: 25 denunce e 3 arresti

Inferno in casa, l anno orribile delle donne. Il riscatto sugli orchi: 25 denunce e 3 arresti
Inferno in casa, l’anno orribile delle donne. Il riscatto sugli orchi: 25 denunce e 3 arresti
di Marco Antonini
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Venerdì 10 Marzo 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 15:19

FABRIANO  - Sono state 51 le chiamate al 112, 19 gli interventi in codice rosso, 25 le denunce e 2 gli arresti. Il capitano Mirco Marcucci, Compagnia di Fabriano, traccia un bilancio dell’attività svolta nei Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Genga, Serra San Quirico, Cupramontana e Arcevia. Sono i reati commessi contro le donne dall’8 marzo 2022 all’8 marzo 2023. 

 
Ci sono stati 19 interventi per il Codice rosso, secondo la legge 19 luglio 2019/69, a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.

Tutte donne che hanno avuto protezione, conforto e sicurezza dall’Arma dei carabinieri. Sono stati 51 gli interventi richiesti al 112 per liti in famiglia. A chiamare, non solo i diretti interessati, ma anche da parenti o vicini. La fascia più numerosa è quella adulta, tra i 35 e i 50 anni, ultima quella anziana.

Le querele sono state 18

I Carabinieri della Compagnia hanno poi ricevuto 18 querele da parte di altrettante persone che hanno raggiunto una Stazione locale per segnalare liti in famiglia. Si tratta quasi sempre di mogli che hanno denunciato violenze subite tra le mura domestiche. Questa segnalazione ha dato il via alle indagini dopo aver avvisato l’Autorità giudiziaria. Molti i provvedimenti degli ultimi dodici mesi. Su ordine della magistratura, in due casi, si è provveduto ad arrestare due uomini per atti persecutori e maltrattamento.

Due uomini, poi, sono stati denunciati per palpeggiamenti; 13 sono stati denunciati per maltrattamenti contro familiari: sono quasi sempre uomini che hanno maltrattato moglie, l’ex, o, in qualche caso, figli maggiorenni. Dieci uomini denunciati per atti persecutori. «Il nostro servizio è sempre a tutela delle persone più deboli, in questo caso le donne. L’attività è stata svolta sempre con empatia, professionalità e riservatezza. Rinnoviamo l’appello, qualora ce ne fosse bisogno, a non esitare nel contattare il 112 per chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine» dichiara il Capitano Marcucci.

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