Indelfab, 569 dipendenti verso la cassa integrazione

Indelfab, 569 dipendenti verso la cassa integrazione
Indelfab, 569 dipendenti verso la cassa integrazione
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Giovedì 5 Novembre 2020, 03:35

FABRIANO  - Vanno verso la cassa integrazione per cessazione attività i 569 dipendenti di Indelfab (l’ex Jp Industries). E ora i sindacati ribadiscono la necessità che le risorse previste dal Governo in seguito all’emergenza sanitaria possano essere utilizzate per costruire davvero, in sinergia con le istituzioni ai massimi livelli, un vero piano di salvaguardia e di rilancio industriale di un’azienda molto importante per il distretto fabrianese. 

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In vista della scadenza della cassa Covid (15 novembre), il 26 ottobre il management di Indelfab ha inoltrato al ministero del Lavoro la richiesta di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività, come già ipotizzato a suo tempo negli incontri con le istituzioni, e di essa si parlerà in un vertice apposito organizzato dallo stesso dicastero, previsto per la mattina del 9 novembre, in videoconferenza.

Un appuntamento che, secondo le parti sociali, può assumere una rilevanza ancora maggiore di quanto si possa pensare.


«Alla luce dei nuovi strumenti messi a disposizione dal Governo per gestire l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus - sottolinea la segreteria provinciale della Fiom - riteniamo indispensabile continuare con il percorso che ha portato Indelfab al ritiro della procedura di licenziamento collettivo, coinvolgendo nella discussione anche il ministero dello Sviluppo economico, con l’obiettivo di valutare la possibilità di usufruire delle ulteriori settimane di cassa Covid, a fronte di garanzie di rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria per cessazione attività pure per il 2021». Il tutto per avere più tempo possibile per avviare un iter che conduca alla salvaguardia del maggior numero possibile di posti di lavoro, a una gestione sociale condivisa e al rilancio industriale. «A oggi - osserva la Fiom - non si hanno ancora notizie in merito alla procedura di concordato che stiamo aspettando da agosto e che dovrebbe chiarire le reali intenzioni dell’imprenditore. Su questa vertenza è indispensabile l’attenzione della giunta regionale, in primis alla luce dell’importanza strategica del settore del bianco nell’entroterra e dei posti di lavoro in ballo».

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