Riccardo, 22 anni, operaio, morto dopo una sbandata sulla strada di casa. «Addio Riki, una parte di te è con noi»

Riccardo Pelati
Riccardo Pelati
di Marco Antonini
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Domenica 12 Settembre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 09:33

FABRIANO - Stava percorrendo il rettilineo della provinciale che da Fabriano conduce a Sassoferrato quando ha perso il controllo della sua utilitaria e, purtroppo, per lui non c’è stato nulla da fare. Riccardo Pelati, 22 anni, se ne è andato nella notte tra venerdì e sabato, lungo la strada tra Marischio e Melano, una zona che conosceva bene, dove c’erano i suoi affetti e i suoi amici. L’incidente è avvenuto dopo mezzanotte e la strada è rimasta chiusa al traffico per quasi tre ore. Sul posto i carabinieri di Fabriano, i vigili del fuoco e i sanitari del 118 dell’ospedale Profili che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. 


L’impatto terribile
Il giovane sarebbe morto sul colpo a causa dei traumi che ha riportato nell’incidente. Riccardo Pelati era al volante di una Fiat Punto quando, non lontano dal passaggio a livello di Melano, ha perso improvvisamente il controllo.

L’auto ha impattato violentemente contro il guardrail nella parte destra della carreggiata, poi ha urtato contro un palo della telefonia e l’auto si è cappottata. Allertati da alcuni automobilisti in transito, sul luogo dell’incidente sono giunti i soccorritori. 

Riccardo, il dolore degli amici e dei colleghi

Era amato da tutti Riccardo Pelati, il 22enne deceduto venerdì notte lungo la provinciale che collega Fabriano a Sassoferrato. In questa zona era nato e cresciuto. Prima l’asilo a Melano, poi la scuola elementare a Marischio, prima delle medie nella città della carta. Disponibile, allegro, partecipava ai laboratori (e al Mercatino di Santa Lucia che si teneva il 13 dicembre) con i suoi compagni di classe, senza mai tirarsi indietro. Allegro e felice. Poi l’adolescenza, il diploma di maturità e il lavoro presso la ditta Imelca. Viveva a Campodiegoli con la sua famiglia e i suoi nonni. «L’Amministrazione comunale a nome di tutta la comunità di Fabriano si stringe intorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Riccardo che un incidente stradale ha strappato dalla vita troppo presto» dice il sindaco, Gabriele Santarelli. Proprio alla ditta dove il giovane ha lavorato è toccato il ricordo più commosso. «Imelca si stringe al dolore della famiglia colpita dalla grave perdita del nostro caro collaboratore Riccardo. Le nostre più sentite condoglianze» il ricordo social della ditta fabrianese dove il giovane aveva lavorato. Federica Capriotti, amministratore delegato Imelca nonché presidente del Raggruppamento delle Imprese del Comprensorio Fabrianese (già Comitato Territoriale) di Confindustria aggiunge: «Nella vita di ognuno di noi si incrociano i destini di tante persone con le quali si condividono momenti personali e professionali. Riccardo, le nostre strade hanno viaggiato insieme per tre intensi anni dove lealtà rispetto e lavoro si sono fusi ogni giorno. Un pezzo di te è rimasto in Imelca e nel cuore di chi quotidianamente contribuisce alla sua crescita. Che la terra ti sia lieve». Parole di cordoglio sono state espresse anche da don Gabriele Trombetti, ex parroco di Melano: «Ha frequentato l’oratorio e le attività che organizzavo negli anni in cui era studente delle scuole elementari e medie. Conservo un bel ricordo. Prego per lui e i suoi familiari». Anche a Marischio in molti hanno ricordato il suo sorriso e la sua allegria quando, insieme ai suoi compagni del 1999, giocava nel campetto parrocchiale. Le esequie, martedì alle 11 nella chiesa della Misericordia alla presenza di tanti giovani.

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