F ABRIANO - «Meglio portare a casa la pelle che pensare alla casa». La mattina dopo le forti esplosioni di almeno 5 bombole di gas, al piano terra dello stabile sito lungo la provinciale che collega il centro di Cerreto d’Esi alla zona industriale, è il proprietario di casa, Sandro Chiucchi, tornato sul posto, a fare, parlando con alcuni vicini, un bilancio di quanto accaduto poche ore prima. Marito e moglie sono vivi per miracolo. Sarebbero bastati attimi di incertezza, magari per salvare nell’edificio da due piani qualcosa dal grosso valore affettivo, che la storia avrebbe avuto un’altra conclusione.
L’emergenza è scattata poco prima delle 22.
Cinque le bombole gpl esplose: erano stipate in una casa senza l’allaccio del metano. I pompieri hanno lavorato circa 5 ore per spegnere le fiamme alte decine di metri. Da una prima ricostruzione è emerso che i coniugi, entrambi pensionati sui 70 anni, stavano per preparare la conserva con i pomodori. «Mia moglie si è accorta che stava per succedere qualcosa, c’era anche materiale infiammabile nella stanza. Siamo usciti giusti giusti. Abbiamo visto fumo nero – ha detto Sandro Chiucchi, il proprietario di casa – e prima di andar fuori abbiamo provato a salvare qualcosa, tipo documenti, ma nulla. Abbiamo perso tutto, ma non la pelle».
Forse sono due miracolati i coniugi Chiucchi: se fossero rimasti pochi minuti ancora all’interno dell’edificio, la notte di fuoco avrebbe avuto un epilogo ben più grave. Anche ieri mattina sono andati avanti le operazioni di spegnimento e bonifica dell’area, con diversi sopralluoghi nelle due case confinanti per verificarne la stabilità, ma sembra che non ci siano problematiche evidenti. Quattro le famiglie evacuate per sicurezza. Alessio Chiucchi, uno dei due figli, è a Malta. E’ stato raggiunto telefonicamente, giovedì sera, da alcuni amici che l’hanno informato, quasi in tempo reale, di quanto successo a Cerreto d’Esi.
«Non sono ancora riuscito a sentire i miei genitori – dichiara – ma so che fisicamente stanno bene. Non è rimasto nulla a casa. Spero di rientrare presto per riabbracciarli anche se potrebbero servire dei giorni vista l’emergenza Covid-19. Poteva andare molto peggio e sono felice di sapere che, anche se spaventati e sotto choc, stanno entrambi bene. Non so cosa è accaduto in casa, qualcosa non è andato per il verso giusto». Le indagini sono coordinate dai carabinieri della Compagnia di Fabriano. Per quanto riguarda l’origine dello scoppio delle bombole di gas, gli accertamenti vanno avanti. Sembra che la coppia stesse nel cortile retrostante l’abitazione impegnata in operazioni di conserva. Informata l’Autorità giudiziaria: potrebbe essere aperta un’inchiesta per esplosione e disastro colposo, ma per questo si attende la relazione tecnica dei vigili del fuoco.
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