Claudio Biondi all'attacco:«Il piano dei lavori pubblici? Un altro libro dei sogni»

Urbano Urbani e - a destra - Claudio Biondi
Urbano Urbani e - a destra - Claudio Biondi
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 13:52
FABRIANO -  «Speriamo che il nuovo piano triennale dei lavori pubblici non sia un altro libro dei sogni, perché la gente è ormai stanca delle tante promesse che puntualmente non vengono mantenute». Claudio Biondi (Democrazia Cristiana) critica l’attività dell’amministrazione civica in un ambito molto importante per la comunità. È sulle opere pubbliche che l’esponente della Dc, in passato più volte assessore comunale, denota un divario enorme tra i proclami e le cose che poi effettivamente vengono realizzate.

L’assist, diciamo così, glielo fornisce direttamente la recente approvazione del nuovo piano triennale dei lavori pubblici 2020-2022 da parte della giunta pentastellata. «Innanzitutto – sottolinea Biondi – l’auspicio forte è che questo documento non sia un libro dei sogni come il piano precedente 2019-2021. Facile osservare come tutte le opere previste nel 2019 non siano neanche iniziate. Ci riferiamo, in modo particolare, alla demolizione e ricostruzione dell’edificio che dovrà ospitare la scuola media Giovanni Paolo II, un’operazione di notevole impegno finanziario (la spesa prevista ammonta a 6 milioni di euro). I lavori sarebbero dovuti iniziare lo scorso settembre, ma a tutt’oggi siamo ancora in alto mare». Giusto in questi giorni, l’amministrazione civica ha illustrato il programma per la realizzazione di tale edificio scolastico, che sarà pronto nel 2023. 

«Gli impegni non mantenuti – prosegue Biondi – riguardano anche la costruzione della nuova scuola elementare di Marischio (1.246.000 euro), i cui lavori non sono ancora cominciati (e pure in questa circostanza si era parlato del settembre 2019), nonché l’adeguamento sismico della scuola Marco Polo, un’opera urgentissima (il costo stimato è di 1.330.000 euro). Per non parlare poi di tutti gli altri lavori inseriti e approvati per il 2019 (è sufficiente riportare la spesa complessiva ipotizzata: circa 14.400.000 euro) e, ovviamente, non realizzati».

Secondo Biondi, «dato che il piano triennale delle opere pubbliche viene approvato ogni anno in consiglio comunale contestualmente al bilancio, è evidente che la giunta Santarelli non segue minimamente il settore dei lavori pubblici, altrimenti non ci troveremmo in questa situazione».
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