Chiesetta del Crocifisso a rischio: corsa contro il tempo per evitare il crollo

Fabriano, Chiesetta del Crocifisso a rischio: corsa contro il tempo per evitare il crollo
Fabriano, Chiesetta del Crocifisso a rischio: corsa contro il tempo per evitare il crollo
di Marco Antonini
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 13:19

FABRIANO- È corsa contro il tempo per salvare il patrimonio storico di Fabriano. Sono diversi i luoghi di culto che i cittadini vogliono valorizzare. Tra questi ci sono la Chiesetta del Crocifisso di via Fontanelle, che è a rischio crollo, e l’Oratorio dei Beati Becchetti all’interno del chiostro di Sant’Agostino.

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Intanto sono partiti i lavori di restauro e risanamento conservativo in un altro luogo storico, anche questo privato: San Claudio, una delle più antiche chiese della città (è del 1200). Una mobilitazione vera e propria che coinvolge non solo i residenti, ma anche le associazioni, Fabriano Storica, in primis. All’ordine del giorno anche la volontà di riaprire la storica chiesa della Madonna di Loreto, situata sulla rotatoria di via Serraloggia, a due passi dai giardini pubblici, chiusa da quasi 40 anni. 
 
L’abbandono 
L’intervento più urgente è quello presso la chiesa del Crocifisso, via Fontanelle. «È un miracolo che non sia ancora crollata» ha detto, recentemente, Paolo Panfili, presidente dell’Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Centro Storico. L’edificio conserva un affresco di Giovanni Loreti, nonno del fondatore delle Cartiere, Pietro Miliani. Vicino al ponte della Canizza e alla gualchiera dei Chiavelli, la chiesetta è in pessime condizioni. Sull’altare, l’affresco del Loreti è in stato di abbandono.
«La Soprintendenza - fa il punto l’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni - si sta interessando della chiesa del Crocifisso, che appartiene ai privati e non è vincolata. Questo vuol dire che, anche se è del Settecento, è pregevole ed è affrescata, per la legge non è un bene culturale. Il Comune di Fabriano - spiega Venanzoni - ha segnalato alla Soprintendenza, con due diverse Pec, lo stato di degrado dell’immobile, per cui dobbiamo aspettare che ci rispondano e poi concordare, eventualmente, una strategia comune. Oppure sperare che il proprietario la sistemi».
I passi 
L’obiettivo è quello di salvare il salvabile. Si attende una presa di posizione della Soprintendenza ormai dai diversi mesi. Il primo passo potrebbe essere la dichiarazione di interesse culturale del bene emessa dalla Soprintendenza o quello di fare “pressione mediatica” sui proprietari affinché facciano qualcosa. Spostandoci di poco arriviamo in via Santa Caterina. Qui si trova San Claudio, la più antica chiesa della città. I proprietari hanno dato il via a una serie di lavori di restauro e risanamento conservativo. 
La gratitudine
La notizia è stata accolta con gioia anche da Olindo Stroppa, consigliere comunale di Forza Italia: «Fortunatamente ancora esiste - dice - chi ama Fabriano e le sue preziose memorie storiche.

Mi sento in dovere di ringraziare i proprietari della chiesetta che hanno iniziato, a loro spese, i lavori in questo gioiello da molti sconosciuto. Speriamo che la stessa cosa accada anche per altri siti, come la chiesa del Crocifisso e la chiesa della Madonna di Loreto». La chiesa Madonna di Loreto, di proprietà della Cattedrale, è chiusa dagli anni ’80. Poi i terremoti del 1997 e 2016 hanno dato il colpo di grazia. Con i fondi dell’otto per mille è stato fatto un primo intervento di messa in sicurezza. Ora si attendono altri finanziamenti legati al terremoto per sistemarla. Servono, almeno, 300mila euro.

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