“Che Dio ci aiuti”: set fantasma in città
Niente troupe, la fiction Rai è un giallo

“Che Dio ci aiuti”: set fantasma in città Niente troupe, la fiction Rai è un giallo
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Mercoledì 27 Giugno 2018, 07:25
FABRIANO - Prima l’annuncio che le scene sterne della fiction Rai “Che Dio ci aiuti 5” sarebbero state girate nel centro storico di Fabriano, poi la prenotazione delle camere negli hotel, il sopralluogo del regista, Francesco Vicario, la delibera di Giunta per organizzare la logistica e l’improvvisa retromarcia. Più che serie religiosa, la popolare fiction campione d’ascolti di Rai1, diventa un giallo: il motivo vero per cui forse le riprese non verranno più effettuate in città non è stato ancora comunicato. Il sindaco, Gabriele Santarelli, denuncia: «Stiamo valutando se e come tutelare l’Amministrazione, che in questi mesi ha dedicato risorse e tempo per la migliore riuscita delle operazioni legate alla fiction, nelle sedi opportune». 

 

Un mistero, quindi, le riprese della serie, forse legati a finanziamenti regionali o alla comodità di spostare il set in Umbria dove già sono in corso le registrazioni di altri sceneggiati. «Ad oggi – lamenta in primo cittadino - non sono noti i motivi dell’assenza della produzione a Fabriano. Se non fosse stato per le disdette delle prenotazioni degli alberghi non avremmo nemmeno potuto sospettare nulla. Consideriamo questo atteggiamento profondamente offensivo nei confronti dell’Amministrazione e della città. Ribadisco – conclude - che nessuna comunicazione ufficiale è stata inviata. Noi non abbiamo mai sospeso le attività concordate con la produzione per preparare la città. All’Ente Palio è stato chiesto di smontare il prima possibile gli addobbi in piazza, è stata fatta la pulizia della fontana Sturinalto, nei prossimi giorni verrà rimossa la vegetazione cresciuta sulle pareti dei palazzi che si affacciano in piazza del Comune, la polizia locale ha organizzato i turni per mettersi al servizio della troupe, abbiamo negato ad altri l’uso del Loggiato di San Francesco e della Piazza per lo svolgimento di eventi trasferiti altrove». 

Un danno per il Fabrianese: si conta che almeno 60 persone tra attori e staff, per un mese e mezzo, avrebbero pernottato e mangiato nelle strutture del comprensorio. Senza parlare della ricaduta turistica: la pubblicità che offre la prima rete della tv pubblica, in prima serata, è imbattibile. Se poi pensiamo agli ascolti – la serie viaggia sempre sopra ai 6 milioni, vicino al 30% di share – è facile capire come mostrare Fabriano in prima serata diventa una grande vetrina nazionale. La Lux Vide, con nota protocollata numero 25298, aveva ufficializzato in Comune le date prescelte per le riprese della quinta serie: 1 luglio-14 luglio e 17 settembre-6 ottobre. Lunedì avrebbero dovuto iniziare ad allestire il set, invece sono arrivate alcune disdette, poi nulla. I punti centrali della produzione prescelti sarebbero stati la Piazza del Comune e il Loggiato di San Francesco, luoghi fortemente rappresentativi della serie e della città.

Nei giorni scorsi è stato effettuato anche un sopralluogo da parte dello staff della fiction in città. Nella delibera di Giunta del 19 giugno si legge che «il Comune provvederà alla messa in disponibilità degli spazi, dei luoghi e dei locali richiesti e, attraverso il coinvolgimento del personale dell’Ente, incluso quello di polizia municipale, al coordinamento necessario alla realizzazione dell’intera produzione, senza far ricorso a lavoro straordinario e senza costi aggiuntivi. La realizzazione della serie avverrà in coordinamento con il Comune». Di pensiero diverso Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia: «Film Commission dice no alla fiction da girare a Fabriano, molto probabilmente questi soldi verranno investiti in altre città probabilmente della costa».
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