Bonus cultura per acquistare pc: nei guai anche 80 teenager fabrianesi

Bonus cultura per acquistare pc: nei guai anche 80 teenager fabrianesi
di Marco Antonini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Maggio 2020, 06:45

FABRIANO  - Bonus cultura per acquistare computer, raffica di multe: 80 solo a Fabriano. Nei giorni scorsi sono state notificate 80 multe ad altrettanti giovani della città della carta per aver effettuato acquisti di pc o telefonini utilizzando il Bonus cultura per i diciottenni. 


LEGGI ANCHE:

Marijuana per i giovanissimi e assembramenti all'arrivo dei pusher sugli scooter: due arresti

 
Le sanzioni possono arrivare fino a 1.500 euro. L’operazione “18APP” è stata portata avanti dalla Guardia di Finanza di Jesi ed ha riguardato ben 2.503 neo maggiorenni all’epoca dei fatti, oggi ventenni, residenti in quattordici regioni d’Italia. Le indagini che sono durate oltre 8 mesi hanno permesso d’individuare quale fulcro del sistema di frode una società di Jesi attiva nel settore del commercio al dettaglio di apparecchi elettronici, che, sia attraverso il proprio sito internet che direttamente in negozio, consentiva di aggirare la normativa che prevede che il beneficio pari a 500 euro a persona sia destinato esclusivamente a spese relative all’acquisto di oggetti e attività con finalità analiticamente indicate dalla legge, come libri di vario genere, musica digitale, biglietti per concerti, musei, mostre, fiere, spettacoli teatrali, cinema, concerti. 

L’operazione della Guardia di Finanza di Jesi ha identificato e sanzionato 2.503 ragazzi di 14 regioni d’Italia, di questi 80 sono residenti a Fabriano; oltre 200 solo a Jesi. L’importo complessivo della frode è stato stimato in 939mila euro. Nei giorni scorsi alcuni ragazzi sono stati convocati in caserma: è stato contestato l’articolo 316 ter del Codice penale che parla di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Alcuni di questi ragazzi, o meglio i loro genitori, hanno già pagato subito dopo aver ricevuto la notifica. Altre famiglie, invece, hanno evidenziato le loro difficoltà nel pagare “entro 60 giorni” il triplo del valore del buono e per questo hanno chiesto la rateizzazione recandosi presso l’Agenzia delle Entrate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA