Blocco chirurgico di ultima generazione, operazioni anche in caso di terremoto

Santo Cerbone e a destra il dottor Paolo Bellucci
Santo Cerbone e a destra il dottor Paolo Bellucci
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 03:55

FABRIANO  - Ospedale Profili punto di riferimento chirurgico in Area Vasta 2 grazie al lavoro degli specialisti fabrianesi e dei colleghi di Jesi e Senigallia. Il futuro dell’ospedale si gioca in ambito chirurgico: entro 3 anni potrebbe diventare realtà la nuova palazzina che ospiterà il blocco operatorio di ultima generazione. 

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Ospiterà 4 sale operatorie completamente antisismiche che in caso di calamità diventeranno punto di riferimento provinciale e non solo. La struttura, unico caso in tutto l’entroterra di Marche e Umbria, avrà indice di vulnerabilità altissimo. Il progetto è stato già inserito nel Piano triennale regionale dei lavori pubblici, ora si attende approvazione Asur. Intanto al Profili si lavora a pieno ritmo: nell’ultimo mese sono stati fatti 200 interventi non differibili. «Con il potenziamento degli interventi - dice il dottor Paolo Bellucci, responsabile di Anestesia, Rianimazione e Sale operatorie - abbiamo raddoppiato i posti letto e duplicato gli spazi filtro e di terapia intensiva. Abbiamo disegnato il nuovo modello di sanità dell’ospedale che, come declinato dalla Direzione Generale, è e dovrà sempre più essere un polo chirurgico di eccellenza in Area Vasta». 

Sperando che la situazione torni presto alla normalità si pensa alla nuova palazzina che avrà 4 sale operatorie, la nuova rianimazione con 9 posti letto, attività di terapia intensiva post operatoria, sale diagnostiche con tac ed ecografia dedicate. «Ciò renderà il Profili una struttura completamente autosufficiente anche in caso di calamità naturali, con l’augurio - specifica Bellucci - che restino solo ipotesi». 

Anche i fabrianesi hanno a cuore il Profili. Nei giorni scorsi sono state fatte altre due donazioni, cinque in tutto in un mese, grazie alla campagna promossa da Fondazione Carifac, Radio Gold, Ariston e Francesco Merloni. Donati 2 ventilatori polmonari considerati top di gamma tra i ventilatori da terapia intensiva e 10 video fibroscopi monouso. 

«In tre settimane abbiamo donato anche ecografi palmari e caschi per la ventilazione. Continueremo a potenziare il nostro ospedale di riferimento affinché possa avere strumentazione tecnologica da utilizzare non solo in questa fase emergenziale, ma sempre» dichiara il presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani. «I video fibroscopi monouso AScope che ci sono stati donati dalla Fondazione sono il top dei broncoscopi monouso e per gli operatori della Terapia intensiva e del blocco operatorio del Profili rappresentano una grande risorsa soprattutto in questo difficile momento» conclude il dottor Bellucci.

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