Amianto nel cuore della città, attacchi alla giunta: «Gli smaltimenti sono fermi da anni»

Il capannone di via Le Povere dove dovrebbe sorgere una piazzetta
Il capannone di via Le Povere dove dovrebbe sorgere una piazzetta
di Marco Antonini
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Lunedì 24 Maggio 2021, 13:08

FABRIANO  - Le opposizioni attaccano l’Amministrazione comunale sul caso amianto in pieno centro storico. Aspre critiche sia del capogruppo di Forza Italia, Olindo Stroppa, sia del circolo di Fratelli d’Italia rappresentato dal coordinatore Ennio Mezzopera e dal responsabile Ambiente e territorio, Danilo Silvi. 

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«Il 26 aprile del 2017, con Pec dell’Asur, veniva ordinata la rimozione della copertura in amianto dello stabile in via Gentile da Fabriano.

Un’ordinanza del sindaco dell’8 agosto dello stesso anno – ripercorre Olindo Stroppa - ordinava ai proprietari la rimozione della copertura entro 60 giorni, in quanto la struttura si trova in zona ad alta densità abitativa. In caso di mancata ottemperanza si sarebbe proceduto alla esecuzione dei lavori da parte del Comune con spese a carico dei proprietari», ricorda il capogruppo Azzurro. Ebbene «a distanza di 4 anni dalla prima nota dell’Asur nulla è stato fatto, solo parole. Non stiamo parlando di cose futili, ma della salute dei cittadini» conclude Stroppa. Rincara la dose il circolo locale di Fratelli d’Italia.

«Il sindaco ha salutato con favore l’istituzione dei fondi, da parte della Regione Marche, per permettere la bonifica dell’amianto negli edifici. Bene, bravo sindaco. Non può però sfuggire – dicono Mezzopera e Silvi - che proprio a Fabriano ci sono immobili in pieno centro, più precisamente un vecchio capannone in via Le Povere, dove proprio l’immobilismo dell’Amministrazione è il più grande responsabile dello stato di fatto» denunciano Ennio Mezzopera e Danilo Silvi che, nei giorni scorsi, hanno effettuato un sopralluogo.

«Nel consiglio comunale del 31 novembre 2020, l’allora assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, aveva dichiarato che quell’immobile sarebbe stato abbattuto èer realizzare una “piazzetta” e che per questo progetto l’Amministrazione comunale aveva già stanziato 300mila euro, di cui una parte spesi per il progetto esecutivo. Pascucci aveva assicurato che nel gennaio di quest’anno sarebbero iniziate le procedure per l’esproprio».

L’affondo politico dei due esponenti del circolo di FdI: «Può un Comune spendere somme per un progetto esecutivo la cui area non è ancora nelle proprie disponibilità? Il Comune ha già parlato con i proprietari dell’immobile per concordare il prezzo che per Legge deve essere un prezzo di mercato? Quanto ha già speso il Comune per il progetto esecutivo?» si chiedono gli attivisti di Fratelli d’Italia che sono intenzionati a protocollare la richiesta di accesso agli atti per fare chiarezza su questo tema. Restando in centro storico, da oggi gli studenti delle classi terze della scuola chiusa Marco Polo si trasferiranno al complesso San Benedetto per terminare in presenza l’anno scolastico.

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