Allarme rosso: mancano i medici di base, Scatta il pressing su istituzioni e politici

Allarme rosso: mancano i medici di base, Scatta il pressing su istituzioni e politici
Allarme rosso: mancano i medici di base, Scatta il pressing su istituzioni e politici
di Marco Antonini
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Martedì 8 Febbraio 2022, 08:30

FABRIANO  - Un ordine del giorno da trasmettere al Governo, ai parlamentari, alla Regione Marche per sensibilizzare sulla carenza dei medici di base e di pediatri nei territori montani. L’occasione per chiedere nuovi strumenti e incentivi per garantire l’assistenza sui territori, spesso svantaggiati, dell’entroterra. E’ l’iniziativa di Uncem Marche (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), direttore l’ex sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola. 


«Da almeno cinque anni – dichiara - si registra, in tutta Italia, il grave problema del reperimento dei medici di base e dei pediatri, con particolare riferimento ai Comuni piccoli e ancor più accentuato in quelli situati nelle are montane, dove non c’è più un medico di medicina generale.

A tale difficoltà si sta aggiungendo anche quella di reperire i medici per il servizio di guardia medica notturna tanto che in molte occasioni tale servizio viene sospeso senza l’indicazione della durata». L’obiettivo è quello di far approvare a tutti i Comuni dell’entroterra della regione e alle varie Unioni montane questo ordine del giorno. Si chiede al Governo «di individuare strumenti e opportunità per garantire efficaci ed efficienti servizi sanitari nei territori montani del Paese»; al Ministro della Salute «di rispondere positivamente alle istanze dei sindaci e delle Amministrazioni comunali e delle forme aggregative dei Comuni che sottopongono questioni relative alla mancanza di medici di base, anche aumentando gli spazi e i numeri per le specializzazioni universitarie per la medicina di base».

La missiva arriverà anche ai parlamentari che già dovrebbero conoscere le difficoltà dell’entroterra. «Al Parlamento si chiede di adottare una specifica risoluzione per consentire ai territori di vedere potenziati servizi medici e sociali a vantaggio delle comunità, anche a seguito della Risoluzione sulle aree montane adottata a gennaio 2020» si legge nel documento. Le Regioni vengono sollecitate ad individuare incentivi economici per i medici di base e i pediatri che aprono e mantengono aperti studi nei Comuni montani. Un problema, la carenza di medici, che ha riguardato molto da vicino anche l’Ambito 10 di Fabriano dove a fare le spese è stato il Comune di Serra San Quirico, due anni fa, con la mancanza di un pediatra e di conseguenza il disagio delle famiglie di doversi spostare fino a Fabriano, per qualsiasi cosa, già dal 2020. 


Un disservizio che sta a cuore ad Uncem. «La conseguenza più grave e paradossale rilevata da circa due anni – si legge in una nota - è l’acclarata carenza di figure professionali in campo medico e nell’area sanitaria in genere, generata dagli effetti di oltre 20 anni di restrizioni di accesso e dall’insufficiente dotazione di risorse per le borse di studio per le specializzazioni». Tutto questo diventerà ancora più drammatico in territori montani o in Comuni con meno di 5.000 abitanti, spesso dimenticati da molti. Uncem ricorda l’esempio della Lombardia che ha attivato specifici incentivi economici per medici e pediatri di base che mantengono aperti studi medici nei Comuni montani come possibile soluzione.

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