Allarme moria di pesci: avviate indagini sul fiume Giano

Allarme moria di pesci: avviate indagini sul fiume Giano
Allarme moria di pesci: avviate indagini sul fiume Giano
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 02:05

FABRIANO  - Nuovo caso di moria di pesci lungo il fiume Giano di Fabriano. Ieri mattina decine di cavedani, alborelle e altre specie sono state ritrovate senza vita sia nel tratto in via Fratti, in centro storico. Sul posto i carabinieri forestali e l’Arpam per campionature e rilievi. Non è la prima volta che accade questo fenomeno, tanto che, quasi ogni anno, in questo periodo estivo, bisogna fare i conti con la morte improvvisa dei pesci. Nel 2018, ad esempio, le autorità competenti rilevarono una temperatura dell’acqua leggermente superiore a quella abituale al momento del prelievo. Ieri mattina nuovo allarme dei residenti. Sul posto i carabinieri forestali e i tecnici dell’Arpam, nel tratto di fiume che attraversa il centro di Fabriano, per i rilievi. Rispetto a quanto avvenuto in precedenza, non c’è da segnalare, questa volta, la presenza di schiuma biancastra nel fiume.

Adesso si attende l’esito delle analisi che sono state disposte dai carabinieri forestali. C’è da capire perché, come quasi tutte le estati, decine e decine di pesci perdono la vita in questo tratto di fiume che attraversa la parte più antica di Fabriano, nella zona dove, fino a pochi anni fa, il Giano era tombato e nascosto da tutti. Nel 2017 si registrò un caso anche a Valleremita, a pochi chilometri dalla città della carta, nel tratto di fiume della piccola frazione, con la morte di molte trote tanto che gli abitanti del paese contattarono subito le forze dell’ordine. Nello stesso anno fu denunciata la presenza di schiuma bianca sul pelo dell’acqua a Borgo Tufico, nel punto in cui il Giano confluisce con l’Esino.

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