Fabriano dice addio a Mariella, esempio di coraggio: ha combattuto la malattia fino alla fine. Solo sei casi in Italia come il suo, aveva 51 anni

Addio Mariella, esempio di coraggio: ha combattuto la malattia fino alla fine. Solo sei casi in Italia come il suo, aveva 51 anni
Addio Mariella, esempio di coraggio: ha combattuto la malattia fino alla fine. Solo sei casi in Italia come il suo, aveva 51 anni
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 15:17

FABRIANO  - Ha combattuto fino alla fine, contro una malattia rarissima: era una delle sette persone, in Italia, a cui era stata diagnosticata la pseudo ostruzione intestinale cronica. E’ morta domenica Maria Leonilda Zaccaria in Nicosia, per tutti Mariella. Aveva solo 51 anni. Ieri alle 15 si è svolto il rito funebre presso la Sala del regno dei testimoni di Geova a Ca’Maiano di Fabriano, poi la sepoltura nel cimitero di Cancelli. In tanti si sono stretti intorno al marito, Giuseppe Nicosia, noto imprenditore fabrianese, alla figlia e ai parenti.

 
La malattia 


Mariella era affetta da pseudo ostruzione intestinale cronica, solo altri 6 italiani soffrono di questa rara patologia dalla quale si può provare a guarire solo con un trapianto di intestino.

Dal 2006 è entrata in sala operatoria 48 volte. Negli ultimi anni ha deciso di raccontare la sua convivenza con questa malattia partecipando alla stesura di un libro “Ventiquattro frammenti di noi” che racconta la vita di chi è affetto da malattie rarissime. Il decesso, purtroppo, è avvenuto a seguito di alcune complicazioni. Per tutta la vita ha combattuto, come una leonessa, questa patologia, senza dimenticare di sorridere. Una storia che abbiamo raccontato più volte, su queste colonne, chiamandola “Anna”, nome di fantasia. Puntava tutto sulla ricerca ed era sempre ottimista e non aveva paura della setticemia che ogni tanto poteva bussare alla porta. 


Il calvario

 
Ha vissuto nella sua abitazione fabrianese con l’intestino come se fosse morto: il cibo le rimaneva bloccato perché gli organi dell’apparato digerente non facevano più il loro lavoro. Per questo ha sempre dovuto raggiungere spesso gli ospedali, tra cui quelli di Fabriano e Ancona Torrette. Eppure Mariella non si mai arresa. «Non ci sono sempre casi di malasanità da evidenziare negli ospedali, ma anche tante storie positive» diceva ogni volta che veniva intervistata. Come la sua di storia che è stata presa a cuore dall’ospedale regionale di Torrette e dal Profili di Fabriano. Maria Leonilda è vissuta collegata a una macchina che le ha dato il nutrimento necessario per vivere tramite sonda in vena. 


Nonostante questo è riuscita sempre a cucinare per suo marito sia il pranzo che la cena pur non potendo mangiare. Nelle restanti dieci ore riusciva a far tutto, compatibilmente con le forze fisiche a causa di un sistema immunitario debole. Al Profili ha trovato la sua seconda abitazione con una stanza ad hoc ricreata per lei che l’ha protetta nei suoi tanti ricoveri sotto il coordinamento del primario di Medicina, Maicol Onesta.

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