In 3 anni un aumento di 369 interventi: oculistica sempre più fiore all’occhiello

In 3 anni un aumento di 369 interventi: oculistica sempre più fiore all’occhiello
In 3 anni un aumento di 369 interventi: oculistica sempre più fiore all’occhiello
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Domenica 23 Febbraio 2020, 06:10

FABRIANO  - Reparto di Oculistica dell’ospedale Profili di Fabriano: un fiore all’occhiello. In 3 anni gli interventi chirurgici sono aumentati di 369 unità. I dati sono stati resi noti dal direttore dell’Unità Operativa Complessa che coordina l’Oculistica in tutta Area Vasta 2, Stefano Lippera. «Nel 2016 sono stati fatti – dice – mille interventi (740 di cataratta, 120 interventi di retina, 30 interventi di glaucoma, 30 trapianti corneali, 100 iniezioni intravitreali e 80 interventi minori). Nel 2019 siamo saliti a 1.369, di cui 1.081 ambulatoriali (cataratte e iniezioni intravitreali). Gli interventi chirurgici più importanti come distacchi di retina, trapianti e glaucomi, sono stati 288. L’anno passato si è concluso con 369 interventi in più nell’ultimo anno». 

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A Fabriano, sede dell’Unità operativa complessa, è stata sviluppata nel dettaglio la chirurgia per la cura di malattie della retina e del segmento anteriore, la cornea, in sinergia alla Banca degli occhi. Al Profili «vengono effettuate sia le attività chirurgiche che richiedono ricovero ospedaliero sia le attività ambulatoriali», evidenzia il dottor Lippera. In particolare l’attività sanitaria si concentra, nonostante servirebbe più personale, in diversi ambiti: operazioni sui pazienti che necessitano di trapianto corneale; applicazione e verifica delle tecniche di trapianto più moderne formulando protocolli operativi, previa discussione con gli operatori regionali e, con la comunità scientifica; collaborazione continua con la Banca degli Occhi delle Marche, con sede a Fabriano, per ottimizzare i prelievi e i trapianti; operazioni sui pazienti con malattie retiniche come distacco di retina, vitrectomie per problemi retinici conseguenti a malattie vascolari quali diabete e occlusioni venose; interventi su pazienti glaucomatosi in caso di interventi più complessi; interventi di cataratta.

«Negli ultimi anni – dichiara Lippera - abbiamo assistito a notevoli cambiamenti della sanità marchigiana. Da una rete ospedaliera capillare, si è imposta la necessità di una razionalizzazione dell’offerta che migliorasse la qualità e contenesse la spesa. La realizzazione di un modello a rete è stata la risposta che ha interessato anche l’Oculistica dell’Area Vasta 2. Le attrezzature diagnostiche e terapeutiche – sottolinea il primario – sono state distribuite nei diversi ospedali a seconda delle attività e dei campi di specializzazione dei componenti le équipe professionali. Questa nuova organizzazione non ha comportato una diminuzione delle attività, viene assicurata l’assistenza base per le procedure diagnostiche e chirurgiche più comuni su tutte le sedi. Sono presenti équipe in tutti i presidi ospedalieri di Senigallia, Jesi e Fabriano». Alcuni dati. All’ospedale di Senigallia nel 2016 venivano effettuati 1.450 interventi di cui 950 di cataratta; nel 2019 sono saliti a 1.856 interventi di cui la metà di cataratta e glaucoma e l’altra metà iniezioni intravitreali, con un aumento di 456 interventi. A Jesi nel 2016 sono stati effettuati 534 interventi, saliti a 691 (157 in più) nel 2019.

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